








La seconda tappa della Milano – Taranto si preannuncia come una affascinante traversata dell’Appennino. Alla partenza c’è giusto il tempo per fare qualche piccola manutenzione, controllare che tutto sia in ordine e poi via, si va! L’entusiasmo è alle stelle e i sorrisi mattutini dei “Tarantini” ci mettono di buon umore!
La strada è quanto di più entusiasmante si possa chiedere per gli amanti delle due ruote: tornanti, saliscendi, curve sinuose, il paradiso dei centauri. Abbiamo ancora in testa e nel cuore le emozioni vissute durante il primo giorno, e i divertenti aneddoti del Maestro Giorgio “Matitaccia” Serra, pungente vignettista bolognese super appassionato di due ruote, che ha allietato la nostra serata con i suoi aneddoti sulle opere realizzate per le passate edizioni della Mi-Ta.
La partenza incombe, e puntualissimi alle 9 partiamo da Villanova di Castenaso, dove abbiamo pernottato, alla volta di Pontedera. Le aspettative sulle bellezze del paesaggio non restano deluse e, ciliegina sulla torta, attraversiamo anche una diga!
In breve arriviamo a Porretta Terme, il primo controllo orario della giornata; i partecipanti alla MI-TA sono molto affezionati a questo borgo, uno dei Luoghi del Cuore del FAI per cui a suo tempo si era si è mobilitato anche il Maestro “Matitaccia”. Ad aspettarci Giuseppe Nanni, il sindaco del comune di Alto Reno Terme, che ha portato ai partecipanti il saluto della Proloco di Porretta, dell’AMS Bagni della Porretta e il registro storico DEMM, la casa motociclistica che aveva sede proprio qui e che diede alla luce il primo motore a scoppio nel 1884, grazie all’Ing. Berardi. La Proloco, capitanata dalla presidente Maria Marta Carboni, ha allietato la nostra prima sosta con un pieno di prelibatezze locali: una pausa molto gradita da tutti, come dimostrano le bocche piene e i pollici alzati!
Non possiamo però trattenerci troppo a lungo, c’è la Prova Speciale a cura delle Federazione Italiana Cronometristi e dobbiamo andare.
Bruciamo in un lampo la strada che ci separa da Barberino del Mugello prima tappa in Toscana, dove ad accoglierci troviamo il sindaco, Giampiero Mongatti e l’assessore allo sport Paolo Tagliaferri. Non mancano le foto di rito e lo scambio di doni, ma soprattutto immancabili gli amici del club Svarvolati Mugellani capitanati dal presidente Adriano Martinelli Fagiani. Come sempre il benvenuto è caloroso e in grande stile, perché come sostengono gli Svarvolati “quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l’anima, se poi le due ruote sono quelle di moto meravigliose, l’anima prende il volo”.
Meno di 60 chilometri ci separano da Lamporecchio, primo controllo a timbro, e appena 65 da Vinci, terzo ed ultimo controllo orario della giornata. La terra ricca che circonda Lamporecchio è caratterizzata da ulivi e vitigni, che chiaramente fanno presagire produzioni eccelse di olio e vino. Gli stessi paesaggi li ritroviamo nei dipinti del grande Leonardo Da Vinci, la cui casa natale sorge appunto a pochi chilometri. È la nostra prima volta in questa cittadina, l’accoglienza festosa da parte del Comune e del Moto Club Montalbano ci riempie di gratitudine… e di brigidini, un dolce tipico (una cialda croccante arricchita di semi di anice). Una dolce sosta per tutti noi, che maciniamo chilometri e chilometri ma non sappiamo resistere alle tentazioni culinarie della nostra Penisola! Siamo felicissimi di aver scoperto questo incantevole borgo; custodiremo gelosamente tutte le chicche turistiche che ci sono state suggerite dal Centro di Informazioni “Visit Lamporechio”, torneremo sicuramente con più calma a goderci i sorrisi di questi nuovi amici.
Lungo la strada ci raggiunge la notizia delle prime rassegne stampa pubblicate da quotidiani locali relative alla nostro passaggio: certamente ci facciamo notare!!
Arriviamo poi finalmente a Vinci, accompagnati da altri scorci mozzafiato e dolci declivi collinari; siamo nella la città natale del grande genio Leonardo e sede del più antico museo dedicato alle sue macchine. È sorprendente pensare come questo grande genio avesse già intuito, più di 500 anni fa, i principi alla base del funzionamento di tantissimi macchinari tutt’oggi in uso. E che piacere che ci fa salutare il sindaco Giuseppe Torchia che si aspetta al Castello dei Conti Guidi; anche con lui effettuiamo il rituale scambio di doni, con la promessa di tornare presto a visitare questi luoghi. Peccato che Leonardo non abbia progettato un modo per fermare il tempo e potersi godere la sosta!
Riprendere la strada, carichi di emozione e rifocillati non è facile, ma si deve: Pontedera ci aspetta con l’arrivo di questa seconda tappa. Arriveremo ad un’altra città dei motori, dopo Maranello, dalla Ferrari alla Piaggio. La produzione meccanica è ancora un importante comparto del territorio, che è anche ricco di storia, come dimostra il Museo Piaggio.
Ci aspettano l’assessore Mattia Belli, che ci invita al rinfresco allestito nel parco della Biblioteca comunale, e gli amici del Vespa Club, del Ciao Club e del Motoclub Pontedera; a tutti loro consegniamo la stampa di questa edizione della MI-TA, con la quale omaggiamo e ringraziamo tutti gli amici che ci ospitano, ogni anno, per dar vita a questa esperienza a tutto tondo!
La seconda tappa del nostro viaggio è giunta al termine, è ora di goderci un po’ di meritato riposo; ci prendiamo solo gli ultimi minuti per ammirare le nostre nuove compagne di viaggio, le moto elettriche Galloni, che si stanno comportando egregiamente su questi percorsi affatto semplici. Brave “ragazze”!








