Le tentazioni della Mi-Ta

Cipolla rossa contro peperoni cruschi. Ortaggio contro ortaggio. Acquaviva delle Fonti contrapposta a Vaglio Basilicata. La partita finisce in parità. Così hanno stabilito gli “assaggiatori”, incaricati di votare il miglior punto di ristoro fra tutti quelli disseminati lungo l’Italia, al termine della 29^ edizione della Milano-Taranto. Decisiva la quinta tappa, quella che ha condotta la truppa da Potenza a Bari, lungo un percorso diviso a metà fra Lucania e Puglia.
Mai successo prima di quest’anno. C’è sempre una prima volta.

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I giudizi degli esperti si sono equamente divisi e il resto dei centauri ha approvato. Inserito per la prima volta nel percorso, Acquaviva delle Fonti ha stupito tutti per l’accoglienza e la singolarità del buffet proposto ai tarantini. Tutte le portate all’insegna della tipica cipolla rossa. Un frutto della generosa terra, incredibilmente dolce, dalla tipica forma schiacciata che arriva a pesare anche mezzo chilo. Presidio Slow food. Guai a nominare, da quelle parti, la cipolla di Tropea: ti guardano con due occhi sgranati come a dirti “ma sei matto? La nostra è decisamente superiore”. Provare per credere.

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Delicata, profumatissima, in cucina viene preparata in cento modi diversi. Ed ogni pietanza è una scoperta. Dall’antipasto al dolce: non c’è portata che non preveda l’utilizzo di questa squisitezza.
La cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti ha colto nel segno, ma i peperoni di Vaglio Basilicata non sono stati da meno.
Friggitelli o cruschi, anche se serviti alle 9 del mattino, i peperoni del piccolo centro lucano si sono rivelati formidabili. Facili da digerire, singolari per il gusto, accattivanti per il palato.

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Preparati con sapienza, fatti essicare al sole della Basilicata e fritti nell’olio bollente rimangono incredibilmente croccanti dopo la cottura.
Una specialità di cui i vagliesi vanno giustamente fieri. Due anni fa, grazie ai peperoni cruschi, vinsero per la prima volta la classifica dei ristori della Milano-Taranto e ora sono ancora in testa alla graduatoria, in coabitazione con gli acquavivesi.
Altissima la media ottenuta dai due ristori: 8,92.
La “sfida degli ortaggi” ha relegato al secondo posto il buffet di Bitonto, primo dodici mesi or sono.
Fornitissimo, ricco di ogni bendidio, il ristoro allestito dai soci del “Club Aste e bilancieri” si deve accontentare dell’argento. Ma è una medaglia di metallo pregiato strameritata. Media 8.43.

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Gli assaggiatori hanno classificato al terzo posto Gallo Matese. L’incontro con il sindaco e gli abitanti del minuscolo paesino casertano – neanche 700 abitanti – è stato addirittura commovente. Tutti i dolci simpastati, cotti e serviti dalle donne”gallesi” e offerti con il sorriso ai motociclisti. Nessuno s’è tirato indietro. Anzi. Media di Gallo Matese: 8.36.
Al quarto posto Argenta – 8.18, davanti a Bagni di Contursi (8.11) e Picerno (8.05).
Completano la top ten Villa Castelli, Offida, S. Michele di Serino e Martina Franca.
Da menzionare anche Ostra, Roccaraso, Montescaglioso, Madddaloni, Servgliano, Ciliverghe e Faenza che hanno ottenuto votazioni ben sopra la sufficienza.
Che dire? Anche quest’anno la Mi Ta ha preso tutti per la… gola!

roberto cristiano baggio

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