L’ultima tappa della MI-TA 2023





La sesta tappa della Milano – Taranto non può non iniziare con un filo di malinconia: è l’ultima tappa di questa edizione, le ultime curve che affronteremo tutti insieme. Ma sappiamo che al nostro arrivo, a Taranto, ci attende una festa epocale, durante la quale non mancheranno chiacchiere, risate e gli aneddoti di questa #MITA23 più divertenti.
Ci presentiamo alla partenza quindi come sempre carichi di adrenalina, dopo aver assistito ad un’alba spettacolare; ritiriamo le schede, con il sorriso di Donato e Paolo, sistemiamo gli ultimi dettagli, testa al percorso e si parte! Oggi attraverseremo tutta la Puglia nella sua lunghezza, una tappa di quasi 300 km; nella prima parte costeggeremo il mare, un bel cambiamento rispetto ai paesaggi a cui ci ha abituato l’Appennino.
Scendendo dal Gargano godiamo di un panorama pazzesco, con un cielo azzurro intenso che fa da contrasto con gli sconfinati campi di grano biondo che sfilano veloci ai nostri lati. Ma lo spettacolo più bello lo troviamo poco più avanti, quando percorriamo la lingua di terra tra il mare e le saline di Margherita di Savoia, dove ad accoglierci troviamo stormi di placidi fenicotteri! Nessuna foto può rendere giustizia a questi luoghi.
Ancora estasiati da tanta bellezza, arriviamo a Barletta per il primo controllo orario; la città è ricca di storia, come dimostrano anche le splendide vestigia che troviamo nel centro cittadino. Oggi siamo ospiti del Club Auto – Moto Storiche Scuderia Fieramosca, e del Comune che ringraziamo per l’accoglienza. Il presidente del Fieramosca, Marco Terrini, è in piazza al nostro arrivo, per coordinare al meglio tutta l’organizzazione. E certamente ha fatto un ottimo lavoro, considerando come tutti si svolge nel migliore dei modi. A coccolare e ristorare i “Tarantini” ci sono lo staff del ristorante Lupo Di Mare e i maestri pasticcieri Daloisio (ex Campioni del Mondo di Pasticceria); inutile dire che anche qui il team assaggiatori sarà messo a durissima prova! Un calorosissimo, non solo metaforicamente, grazie va ad Antonio Capuano e ai suoi figli Domenico e Davide, di Sudueruote Ricambi Moto Scooter Vintage, per aver omaggiato tutti i partecipanti con un portachiavi e una t-shirt griffata.
Salutiamo Barletta, il puntuale controllo orario di Enrico e Laura e il mare, e ci dirigiamo verso Gravina in Puglia; si torna a salire e cambia nuovamente il panorama, la strada si fa di nuovo tortuosa e per gli amanti delle moto, tortuoso è molto, molto buono! Al nostro passaggio, il rombo delle moto zittisce le cicale, altrimenti incontrastate signore di questi posti. Ancora una volta, siamo rapiti dal contrasto stupendo tra il cielo, che qui in Puglia sembra più azzurro che altrove, e i colori giallo e ocra della terra, interrotto ogni tanto dalla presenza bianca dei muri a secco, tipici di queste zone.
Gravina ci aspetta dalla sua posizione panoramica, da cui domina le colline piene di oliveti, con un corteo storico corredato di bravissimi e giovanissimi tamburini, tutti del gruppo Historia Raduno Multiepoca. In Piazza Benedetto XIII ci aspettano gli amici del Rombo Arcaico, che ringraziamo per aver provvisto a questa sosta in ogni dettaglio, il presidente, Giuseppe Guglielmi, è un “Tarantino” doc, e infatti partecipa alla nostra rievocazione anche quest’anno. Il buffet, sempre generosissimo, è stato realizzato dal Caffè Bella Vista, che ringraziamo per l’impeccabile accoglienza. Grazie anche al Comune di Gravina per averci consentito la sosta in Piazza Benedetto XIII. Da segnalare infine il gemellaggio per l’iniziativa “Metti in Moto il Dono”, insieme a Fidas-Fpds, per sensibilizzare le persone a donare il sangue, un progetto nobile di cui siamo orgogliosi di aver portato con noi da Milano a Taranto i suoi testimonial.
Mettiamo nuovamente al lavoro la Federazione Italiana Cronometristi, stavolta in una cornice che definire mozzafiato è davvero poco, e poi ripartiamo.
Le nostre staffette, che sono già svariati chilometri davanti a noi, segnalano “incontri ravvicinati” del tipo ovino: alla #MITA23 succede anche questo.
Ancora qualche saliscendi, stupendo, da percorrere e arriviamo al controllo orario di Mottola, il punto più alto del nostro percorso di oggi.
Ci fa particolarmente piacere aver scelto questo luogo per fermarci: è la prima volta che lo facciamo, ma Mottola è legata alla Milano – Taranto fin dalle primissime edizioni degli anni ‘50; molti piloti locali, infatti, si allenavano lungo i territori mottolesi, quindi parte della storia della nostra manifestazione viene proprio da qui, dalle “Terrazze del Mezzogiorno”. Ci attendono in piazza i rappresentanti del Comune, gli Amici della Vespa di Mottola, che si sono schierati con le loro Vespe in bella mostra, con il mare sullo sfondo, ma soprattutto Ottavio Isi, che ha fortemente voluto la nostra sosta nella sua cittadina. Infine, non certo per importanza, troviamo ad attenderci le orecchiette pugliesi, il panino con la salsiccia cotta alla griglia al momento, la pizza di Gravina stesa e cotta sotto i nostri occhi e il cestino “a chilometro zero” con cui ci ha omaggiato Coldiretti Puglia, un dono tanto più gradito perché ci permette di ricordare l’importanza di valorizzare i prodotti tipici di ogni luogo.
La festa potrebbe continuare all’infinito, conoscendo la sacralità dell’ospitalità da queste parti, ma Wilma, Teti e Gino ci ricordano che è ora di ripartire.
Inizia la nostra discesa verso Villa Castelli, il traguardo finale a Taranto ormai è ad un passo. Lungo la strada non mancano note di colore che allietano il nostro viaggio: un folto gruppo di tifosi di Domenico Locorotondo #58, lo attende per festeggiarlo; gli sconfinati uliveti e i tantissimi muri a secco della valle d’Itria.
A Villa Castelli, nonostante il caldo si faccia sentire, troviamo una freschissima accoglienza da parte del Comune: il sindaco Giovanni Barletta ci ha accolto con un sacco di frutta fresca e ci ha permesso di affacciarci dallo splendido balcone del municipio che domina la piazza e la via principale: che spettacolo! Tra i tanti amici e curiosi che si sono radunati in piazza, la menzione d’onore va a Vito Ciracì, un pilota che ha corso la storica Milano – Taranto e al quale abbiamo consegnato una targa ricordo della sua partecipazione all’edizione del 1955, dono speciale da parte della famiglia Sabatini. Grande, grandissimo Vito! Il tempo di dare spazio all’ultima prova speciale con i commissari della Federazione Italiana Cronometristi e poi si va, dritti al traguardo a Taranto, dove ci aspetta la nostra festa finale!
Fervono i preparativi, sono già tanti gli amici che ci aspettano in piazza, sprezzanti del caldo e cotti a puntino dal sole, come il nostro carissimo Attilio Eirale che ci ha raggiunto per festeggiare con noi. O come Attilio Lucchi che nonostante l’infortunio a Taranto ci è voluto arrivare con la sua moto! All’arrivo ci aspetta anche la Milano-Taranto storica, grazie alla presenza di Michele, figlio del campione Antonio Ronchei, e di Vittorio Zito, pilota della storica, al quale spetta l’onore di far sventolare la bandiera a scacchi per i primi Piloti: la #MITA23 è giunta finalmente al traguardo! Mette la parola fine a questa avventura, siamo certi con non poca emozione, il nostro Direttore Tito Celoni che finisce di salutare i Piloti che giungono al traguardo percorrendo l’ultimo, tradizionale chilometro lanciato!
E ora, che i festeggiamenti abbiano inizio! E quest’anno può dirsi festa davvero con tanti stand, musica, speaker e… tanta, tanta gente come da anni non ne vedevamo!
Questa è la vera, calorosa accoglienza del Sud e per questo ringraziamo il Lambretta Club Taranto con il Presidente Gaetano Ricchiuti (in gara con il numero 46) e il Comune di Taranto oltre che il nostro Ente Sportivo Opes Puglia.
E ora il momento degli abbracci con le famiglie, come ha fatto Elisio con le sue nipoti, dei rituali celebrativi di questa lunga corsa, come il rituale della punzonatura delle moto, della festa sul lungomare per il primo Ape della storia ad aver percorso la Milano-Taranto e il momento in cui tutto lo staff tira finalmente un respiro di sollievo con la rituale foto sotto il traguardo!
Tutto è andato come doveva, gli ingranaggi si sono incastrati perfettamente, il meteo è stato dalla nostra parte e tutto lo Stivale si è messo in grande spolvero per i “Tarantini”. È stato pazzescamente bello!
Dove la trovino la forza, i centauri, di ballare ancora dopo tutta questa strada, non lo sappiamo; o forse si, forse è la gioia dell’esperienza condivisa, la voglia di stare ancora insieme, il desiderio di prolungare un po’ la festa. La verità è che la ragione vera non importa: la Milano-Taranto è tutta nella gioia di questo Traguardo FInale!