Radici

1922 - Tazio Nuvolari su Sarolea 500cc - Fu costretto al ritiro a Modena per problemi meccanici

La prima Gran Fondo Motociclistica Italiana, con un minimo di organizzazione, si realizzò nel 1911 in occasione del 50° compleanno di questa tribolata Unità Italiana.

I motociclisti non vollero essere secondi a nessuno nei festeggiamenti e così l’8 ottobre 1911, tra i tanti festeggiamenti istituzionali e non, anche loro organizzarono per il 50°, la “Coppa Regina Margherita”: coppa che doveva assegnarsi, a detta del regolamento “a colui che transiterà a passo d’uomo nell’attraversamento dei centri abitati” (?), fu una prima trovata per tenere a freno questi nascenti centauri, che a quanto ci dicono le cronache, erano “scavezzacolli” fin dai lontani albori!

La cronaca di allora ci dice che ne partirono 21 e ne arrivarono 7… “pioggia e vento accompagnarono questa prima edizione con conseguenti incidenti” non viene segnalato il nome di nessun partecipante e di nessun vincitore.

Questo fu l’omaggio motociclistico che si volle dare a questa giovine Italia allora cinquantenne, naturalmente la volontà di inserire il mondo della moto nei festeggiamenti del cinquantesimo (e successivamente 1961 nel centenario “Italia ‘61”) fu prevalentemente per volere di Piemontesi, Lombardi e Friulo-Veneti. Contemporaneamente, sempre per volere di questa gente, nasce il Moto Club d’Italia, di cui riportiamo il primo logo del 1911 al quale la FMI si ispirerà in seguito.

Era così iniziata la sfida che l’uomo di inizio secolo voleva dare al tempo, alle distanze, all’incognito, all’avventura. Questi furono i primi pionieri che vollero prendere parte al primo esperimento di maratona su strade fatiscenti tra basso Piemonte e Lombardia, su strade aperte al traffico. Per essere imparziale e per amore della storia delle maratone motociclistiche rifaremo brevemente il “percorso storico” delle gran fondo Italiane, non me ne voglia il mondo se non darò risalto alle pur rispettabili maratone di altri Paesi, chi mi conosce sa della mia convinzione che in campo motociclistico, noi Italiani, forti della nostra storia; poco o niente abbiamo da imparare dal mondo.

Nel 1912 si prova a fare sul serio… teatro il centro sud. Si organizza la Roma-Napoli-Roma di 500 km circa, 20 partenti ma 3 arrivati. Molti sbagliarono strada attorno a Capua, altri subirono rotture ed incidenti, vinse Ernesto Merlo su Frera.

Nella seconda edizione, 1913 i partenti furono 34 e ne arrivarono 5, vinse Feliciani su Ariel.

La Roma-Napoli-Roma si esaurì così, non raggiunse la III edizione.

Nel 1914 prende il via il “I Giro d’Italia Motociclistico”, 5 tappe dal 26 al 31 maggio, 2300 km, 52 partenti, vinse Brilli Peri (futuro campione automobilistico), la gara fu sabotata con spargimento di chiodi in più punti, pertanto solo 19 centauri si classificarono.

Questa sfida del tempo e delle distanze coinvolse sempre più i nostri nonni; i lati delle strade erano sempre guarniti di curiosi e sportivi eccitati e festanti, tutti regolarmente a capo coperto, berretti, coppole e cappell i come era la moda di allora.

Finalmente arriva il 1919, primo dopoguerra e viene realizzato l’ardito progetto del “Raid Nord Sud” chiamato anche “Freccia del Sud” o “Milano-Napoli”, 841 km.

L’11 ottobre 1919 da Porta Romana (periferia milanese) si accingono a prendere il via i 29 partenti presenti (risultavano iscritti in 44), poco prima delle 22,00 fu dato il via a Domenico Malvisi su Moto Borgo 500cc, poi un minuto dopo l’altro, il resto.

L’organizzazione era curata dalla Gazzetta dello Sport. Già a Roma dei 29 partenti ne erano rimasti 14. In realtà l’arrivo sarà anticipato a Caserta e non a Napoli,  questo per l’impraticabilità delle strade (cacciati i Borboni, i Piemontesi, intesi come “novella casta dominante,  non faranno niente per la zona e sono passati 50 anni dalla decantata “unità d’Italia)… Napoli dista ancora 20/25 chilometri. A vincere sarà Miro Maffeis su Motosacoche 350cc ma verrà squalificato per aver percorso strade non consone ed essere arrivato a Napoli.  risulterà così vincitore Ettore Girardi su Garelli 350 in 21 ore e 56 minuti alla media di 38,296 il quale si aggiudicherà le 1.500 lire di premio. Solo sette furono gli arrivati classificati.

II Milano-Napoli – 26 settembre 1920 – 34 partenti/3 arrivati – vince Maffeis Miro su Indian 500 in 22 37’08” alla media di 39,389 km/h

III Milano-Napoli – 17 settembre 1921 – 60 partenti/27 arrivati – vince Nazzaro Biagio su Indian 1000cc in 18 00’ 50” alla media di 48,654 Km/h

IV Milano-Napoli – 16 settembre 1922 – 40 partenti/18 arrivati – vince Ruggeri Amedeo su Harley Davidson 1000cc in 16 52’ 12” alla media di 51,988 Km/h

V Milano-Napoli – 30 settembre 1923 – 42 partenti/16 arrivati – vince Mentasti Guido su Frera in 16 51’25” alla media di 52,037 Km/h

VI Milano-Napoli – 17 Settembre 1924 – 45 partenti/16 arrivati – vince Self Edoardo su Bianchi 350cc in 18 01’56” alla media di 48,635 Km/h

VII Milano-Napoli – 29 agosto 1925 – 51 partenti/24 arrivati – vince Manetti Enrico su Frera 350cc in 17 57’ 17” alla media di 49,123 Km/h

Il Raid Nord Sud (Milano-Napoli) si disputerà fino al 1925, perché nel 1926 verranno sospese tutte le gare di gran fondo.

Dopo sette anni di sospensione, nel 1932 le gran fondo ripresero per espresso volere di Mussolini per imporre una volontà di disciplina, bravura, coraggio, lealtà, sacrifico ed eroismo.  Venne chiamata “Coppa Mussolini”.

VIII Milano-Napoli – I Coppa Mussolini11 giugno 1932. Sempre a Rogoredo a mezzanotte l’on. Lando Ferrettti, futuro e importante spalla del motociclismo italiano del dopoguerra, darà il via a Raffaele Alberti su Ancora 175cc,  saranno 105 i piloti al via. L’ultimo a partire alle 5,50, quando ormai è l’alba, sarà Terzo Bandini su Guzzi 500.

Primo controllo orario a Bologna in viale Vicini c/o Porta Saffi, passano quasi attaccati Vincenzo Borghese su Benelli 175cc,  Celeste Cavaciuti su CM 175cc,  Primo Sini su CM 175cc e via via gli altri.

A Firenze ore 7.45, dopo aver superato Futa e Raticosa il primo a transitare è Primo Zini, (fin qui le mitiche maratone non avevano mai sfidato i tornanti di Futa e Raticosa ma procedevano per la “Porrettana” per raggiungere Firenze).

Il primo a tagliare il traguardo a Secondigliano, alle porte di Napoli, sarà Riccardo  Brusi su Guzzi 250cc in 9 ore e 55 minuti che vincerà questa categoria. L’assoluta sarà invece del lecchese Carlo Fumagalli su Guzzi 500cc in 9 32’ 22” alla  media di 93,084 km/h, il vincitore delle 350cc sarà il perugino Ivo Montesi in 10 ore e 5 minuti.

Dei 105 partenti, 53 porteranno a termine l’impresa.

IX Milano-Napoli – II Coppa Mussolini – 23 aprile 1933 – 84 partenti 24 arrivati – vince Pigorini Aldo su Bianchi 500cc in 9 12’ 37” alla media di 96,413 Km/h

X Milano-Napoli 1934 – III Coppa Mussolini – 6 maggio 1934 – 66 partenti 31 arrivati – vince Bandini Terzo su Guzzi 500cc in 9 01’ 38” alla media di 98,370

XI Milano-Napoli 1935 – IV Coppa Mussolini -28 aprile 1935 – 31 partenti 20 arrivati – vince Tenni Omobono su Guzzi 500cc in 7 58’ 44” alla media di 107,910

XII Milano-Napoli 1936 – V Coppa Mussolini – 1 maggio 1936 – 72 partenti – 40 arrivati – vince Tenni Omobono su Guzzi 500cc in 8 02’ 46” alla media di 107,530 La Milano-Napoli si correrà fino al 1936.

Testo di Franco Sabatini

1922 – Tazio Nuvolari su Sarolea 500cc – Fu costretto al ritiro a Modena per problemi meccanici
1932 – Ivo Montesi, di Città di Castello (PG) 6° assoluto – 1° nella classe 350cc con una Velocette in 10 04′ 44” alla media di 88,101 Km/h
1934 – Percorso III Coppa Mussolini
1934 – Copertina del regolamento della corsa motociclistica III Coppa Mussolini
1934 – Biagio Nocchi di Foligno (Perugia) 6° assoluto – 2° nella classe 250cc con una Moto Guzzi in 9 47′ 17”
1936 – Nicola Franzosi di Perugia – 4° assoluto – 1° nella classe 500cc Sport con una Moto Guzzi in 9 24’37” alla media di 91,943 Km/h