“Lui era molto povero e non poteva permettersi dei meccanici che lo seguissero quindi era lui solo e la mattina dei controlli non avendo soldi per dei pneumatici nuovi ricopriva le gomme con la crema lucidante nera per le scarpe”
Giuseppe Capuano comincia così il ricordo di suo nonno, Giuseppe Rizzi di Barletta, detto Peppìn Mustazzètt.
Fin da ragazzino inizia a lavorare come garzone presso un meccanico factotum, mettendo mano oltre che a aratri e ferri di cavallo, anche alle prime auto e moto dell’epoca. E da qui cominciano i racconti: si comincia con un Guzzino 65 di un cliente a cui doveva aggiustare un freno ma che, opportunamente modificato, si narra raggiungesse i 100 km/h nel rettilineo della Spiaggia di Ponente! Il racconto è confermato da un vigile urbano che aveva puntualmente cronometrato la prestazione dato che faceva parte di una scommessa con altri compaesani! Da qui, oltre la denuncia poi ritirata da parte del proprietario del Guzzino, derivò il soprannome di Nuvolari delle Murge.



Nel primo dopoguerra era il punto di riferimento per l’elaborazione delle moto di serie aBarletta, in particolar modo Ducati e Mòndial. E cominciano anche le prime gare che si tenevano all’epoca in Puglia, fino ad arrivare alla tragica Milano-Taranto del 1955 in cui persero la vita Lattanzi, Montevecchi e Camilletti, e in cui Giuseppe Rizzi ebbe un grave incidente nei pressi di Napoli, da cui fortunatamente si riprese.
Giuseppe Rizzi detto “Peppìn Mustazzètt” per via dei suoi baffetti ci ha lasciato nel 2008, a 74 anni. Ma il suo ricordo resterà sempre vivo nei suoi figli e nipoti, cresciuti a “caramelle e carburatori” e nei tanti concittadini di Barletta che si tramandano il ricordo del Nuvolari della Murge.
Grazie al nipote Giuseppe Capuano per il ricordo del nonno.



