FINALMENTE!

Finalmente al 4 tentativo per me ed al terzo per Fulvio siamo riusciti a portare le nostre due MAS 350 e 175 dalle acque dell’idroscalo, il mare di Milano, alle acque del mar Jonio, il mare di Taranto…
Non è stato facile ma grazie all’indispensabile ed entusiasta aiuto di Alberto dell’Orto, il meccanico/amico che da febbraio ha preso in mano la preparazione delle moto e che durante tutta la corsa ci ha “inseguito” per sistemare gli inevitabili problemi che ci hanno assillato, siamo riusciti a far passare sotto lo striscione d’arrivo entrambe le MAS.

PRIMA TAPPA MILANO BOLOGNA
Partenza alla mezzanotte di domenica dall’idroscalo, data dal nostro amico Paolo sindaco di Segrate, per arrivare all’ora di pranzo a Bologna dopo 360 km.
Dopo il primo CO a Crema, da cui passiamo indenni, iniziano i problemi:
mentre vado noto un certo ondeggiamento all’anteriore e vedo che i dadi del mozzo ruotano assieme alla ruota… mi fermo e li stringo ma dopo pochi km il problema si ripresenta… sono indeciso se fermarmi quando a pochi km da Fiorenzuola sento la mia 350 spegnersi, penso alla benzina e subito faccio un rabbocco, qualche difficoltà a farla ripartire e poi a 700 metri dal controllo Fiorenzuola mi abbandona definitivamente… penso quindi a problemi elettrici ed essendo piena notte con due problemi più la rottura del perno leva freno (rallentatore…) riparato con del semplice fil di ferro opto per caricarla sul furgone rinviando le riparazioni alla sosta pomeridiana di Bologna.
Nel frattempo la 175 si ferma per la batteria a pochi km dal CO di Reggio, rapido intervento di Alberto con sostituzione della stessa e Fulvio passa con pochi minuti di penalità per ripartire alla volta di Argenta.
Ma come lo scorso anno in prossimità dell’arrivo si spezza la valvola di scarico… il prossimo anno vediamo di evitare Argenta…
Quindi con entrambe le moto sul furgone arriviamo a Castenaso dove nel pomeriggio, anziché riposare, si lavora per rimetterle in sesto. Grazie alle conoscenze di Alberto troviamo un rettificatore che da una valvola di una tipo turbo diesel ricostruisce quella del 175, oltre a riparare il pistone danneggiato e la guida valvole, mentre il mio mozzo che si era grippato, viene ricostruito dall’officina Poggi.
Ma la cosa più ridicola, che non sarà la prima, è la causa dello spegnimento della mia: nessun problema elettrico ma la guarnizione nel rubinetto della benzina che gonfiandosi causava il blocco della stessa…

SECONDA TAPPA BOLOGNA PERUGIA
Partiti regolarmente da Bologna affrontiamo senza grossi problemi, la mia in particolare, le salite di futa e raticosa, passando in orario i controlli di Pietramala e Dicomano, avendo pure il tempo per un selfie in cima alla Raticosa…
Ma nella discesa verso soci iniziano i problemi per la mia 350 che si spegne… controllo benzina ma c’è… ripenso ad un blocco ma esce… qui seconda stupidata: ho il serbatoio piatto che in discesa accumula la benzina sul davanti lasciandomi apparentemente a secco… passo a Soci ed Anghiari quando hanno già smontato tutto ma tiro dritto senza ulteriori problemi ed arrivo a Perugia appena in tempo per consegnare la scheda.
Fulvio invece decide di evitare le ultime salite per non forzare il motore già stressato da Futa e Raticosa ma perde tempo allungando troppo la strada ed arriva a Perugia con lo striscione già smontato…

TERZA TAPPA PERUGIA TIVOLI
Iniziamo con la goduria della pista di Magione: dire che ci siamo divertiti è poco…
Ma proprio durante la pistata iniziano i miei problemi: ad un certo punto si spegne… ok è finita la benzina, strano non ho girato a lungo, giro il rubinetto sulla riserva ma nel fare ciò mi accorgo di avere un simpatico sgocciolamento di benzina sulla testata: ho il serbatoio che perde!
Corsa di Alberto ad acquistare un mastice adatto che momentaneamente sistema la perdita, utilissimo anche il suggerimento del mitico Gianfanco Bonera che ci suggerisce di usare il sapone direttamente nella crepa! Funziona…
Ovviamente riparto con un ritardo bestiale e decido di prendere una scorciatoia per arrivare in tempo al CO di Todi: superstrada… tirata pazzesca ed in poco tempo sono ai piedi di Todi ma qui la salita che sembra un sesto grado mi blocca… con il motore surriscaldato dalla superstrada, in alcuni punti secondo il tachimetro del furgone ho sfiorato i 100kmh, non riesco a salire se non a rischio di fondere…
Lascio raffreddare e poi mi dirigo verso Magliano Sabina dove mi trovo con Fulvio che con calma e senza grossi problemi è riuscito ad arrivare. Qui in doveroso ossequio alla ragazza brutalmente massacrata a Dacca sono stati annullati i festeggiamenti ed il CO è solo un passaggio con timbro. La tappa sembra finita ma mancano ancora quasi 100 km ed in questi capita di tutto: errori di percorso, pioggia tropicale e grandine, allagamento del carburatore a Fulvio che si ferma a pochi km dal tragurdo… bene o male arriviamo a Tivoli dove smontiamo il serbatoio e riusciamo a ripararlo un po’ meglio… la riparazione comprende anche il lavaggio dello stesso nella doccia dell’hotel per togliere il sapone, fortunatamente nessuno ha fatto domande mentre salivo in camera con il serbatoio sottobraccio…

QUARTA TAPPA TIVOLI CASERTA
CE LA SIAMO GODUTA! FATTA E FINITA SENZA NEANCHE UN PROBLEMA!
Solo trenta punti di penalità per aver passato il CO a motore spento… si è accesa subito dopo!
A proposito di punti i mille punti a tappa che si prendeva Fulvio erano causati dalla sua “dimenticanza” o poca voglia di consegnare la scheda a fine tappa…
Anche se non ci sono stati problemi all’arrivo, come in ogni tappa, un controllo generale viene sempre fatto: dadi smollati, controllo olio, gioco valvole, tensione catena, regolazione cavi, carburatore… non avete idea delle vibrazioni…
QUINTA TAPPA CASERTA BARI
Si parte tranquilli, CO venticano passato senza problemi, giusto una regolata alla frizione per me che non interpreto bene come primo campanello d’allarme, passaggio dei bellissimi laghi di Monticchio dove devo regolare la frizione per la seconda volta ma poco dopo nella discesa verso Rionero la frizione letteralmente esplode rompendo anche la catena primaria… il tutto causato da il dado che si stava sfilando… la frizione si allentava per quello… purtoppo in quel momento Alberto era occupato vicino al CO di Rionero con il carburatore di Fulvio bloccato dalla sporcizia… quindi un ora di attesa in cima ai monti prima di poter mettere mano alla 350. Fortunatamente Alberto aveva ordinato due volte i rulli per la campana della frizione quindi sono riuscito a ripartire per consegnare in tempo la scheda ad Acquaviva, mentre ai CO di Rionero e Gravina passavo con ritardi biblici… problemi finiti? Magari… per non farmi mancare nulla ai problemi di benzina mi succede pure questa: mentre vado sento il motore che borbotta, la benzina sta finendo, nessun problema penso, giro il rubinetto in riserva e gli ultimi 15 km li faccio senza problemi… levetta del rubinetto rotta!!! Fortunatamente non sono ultimo, fermo un’auto del seguito e con una pinza riesco a girare il rubinetto… ultima tappa con pinza in tasca. Bellissima sorpresa quando arrivo a bari dove un comitato d’onore mi accoglie assieme a mia mamma con addirittura una video intervista che finisce su youtube.
Fulvio nel frattempo rompe ancora la valvola di scarico poco prima di Bari vicino ad Altamura con conseguente recupero in furgone… se a Bologna trovare un rettificatore al lunedì pomeriggio non è un problema trovarne uno a Bari che lavori il venerdì sera o il sabato mattina è un problema! Solo grazie alle conoscenze locali di Francesco Di Dio riusciamo a trovarne uno ad Altamura… a soli 3 km dal punto in cui si era rotta la 175!

SESTA TAPPA BARI TARANTO
Mentre io senza alcun problema passo dai CO di Castellana e Martina Franca per arrivare in perfetto orario a Villa Castelli, unica tappa con 0 penalità, Alberto caricato mamma e 175 di corsa (letteralmente) va ad Altamura dove il rettificatore ricostruisce valvola (da una di un alfa 75) e sede valvola per poi, sempre più di corsa, riportare la moto a Villa Castelli onde permettere a Fulvio di fare la passerella finale fino al lungomare di Taranto. Sorpresa… è sparita un’asta dei bilanceri… sembra finita ma con un colpo d’occhio notevole ed una botta di culo non da meno individuo in mezzo a tutti gli attrezzi una chiave a brugola lunga del sei che ha le stesse misure e gli stessi incavi di quella persa… deve resistere solo per gli ultimi trenta km… e ce la fa! A parte averla persa ma ritrovata subito lungo la strada…
Dire che all’arrivo a Taranto ed al passaggio sotto lo striscione tenendoci per mano eravamo veramente felici ed emozionati è poco… ma ancor più di noi nostra mamma…

FINALMENTE…
Alla prossima… con chi e con che moto lo scopriremo più avanti… come sapete un grande desiderio di mia mamma è di farla in sidecar!

E ancora un GRAZIE ENORME a tutto lo staff, da Franco all’autista del carro scopa, siete riusciti ad unire una grandissima professionalità in tutto quanto fate ad una simpatia ed una “umanità” unica… non è per niente facile.

GRAZIE

p.s. nonostante tutti gli inconvenienti sono riuscito ad ottenere il 2° posto di categoria, classe 350 storiche, per il semplice motivo che gli altri ne hanno avuti più di me ed hanno dovuto sostituire le moto… molto piacevole quindi la cerimonia di premiazione assieme alla terza arrivata…

Ezio Cavazzini

Controlla anche

MILANO TARANTO 2023 – SI VIAGGIARE… di Sergio Boris e Silvia Angela Soldati

Cronaca di un viaggio in sidecar, scoprendo l’Italia più bella tra controlli orari, prove speciali, …