Edizione 2023

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  • Milano – Maranello (MO)
  • Villanova di Castenaso (BO) – Pontedera (PI)
  • Pisa – Santa Maria degli Angeli (PG)
  • Assisi (PG) – Cassino (FR)
  • Cassino (FR) – San Giovanni Rotondo (FG)
  • San Giovanni Rotondo (FG) – Taranto

36a MILANO-TARANTO 2-8 luglio 2023

MITA23: UN’EDIZIONE ELETTRIZZANTE!

L’edizione 2023 della Milano – Taranto si è conclusa solo da pochi giorni, ma le sensazioni e le emozioni che hanno accompagnato i partecipanti per 6 giorni sono ancora vivissime. Condivisione, passione, bellezza e tanta allegria: questi sono gli ingredienti che hanno condito, dal 2 all’8 luglio, gli oltre 1700 chilometri percorsi lungo lo Stivale e che hanno accompagnato i “Tarantini” alla scoperta delle novità di questa 36esima edizione.

Una delle più interessanti, sicuramente, è stata la partecipazione, per la prima volta nella storia della manifestazione, di due moto elettriche, due Galloni Saetta. Una sfida lanciata dal nostro Patròn Franco Sabatini e che finalmente è diventata realtà: già 10 anni fa si era messo alla ricerca di qualcuno che testasse sulla MI-TA, un banco di prova duro per mezzi e piloti data la distanza, una moto elettrica. Quest’anno sono state due le moto a percorrere il tragitto fino a Taranto, con prestazioni davvero interessanti; siamo felici che questa sfida, cara a Franco, sia stata accolta con entusiasmo, tra l’altro da un marchio storico come Galloni, nato a Borgomanero più di cento anni fa. L’impresa non è stata solo quella di percorrere i 1750 chilometri che separano partenza e arrivo ad emissioni zero, ma anche quella di testare le performance dei mezzi e vedere come le capacità e l’ingegno umano avrebbero potuto sopperire ad eventuali limitazioni tecniche.

La prima tappa della #MITA23
Fedeli alla tradizione ormai consolidata, la 36esima edizione della Milano – Taranto si apre con la tappa notturna, scattata a mezzanotte in punto dal Parco Esposizioni di Novegro. Sono stati 170 i centauri e le centaure che hanno portato il loro entusiasmo e la loro passione al nastro di partenza, ma già dal pomeriggio l’atmosfera si era fatta frizzante, nonostante il caldo di luglio.
La fase dei preparativi è sempre travolgente: gli ultimi ritocchi da effettuare, i controlli tecnici da espletare e le istruzioni da memorizzare… Ma anche gli amici da abbracciare e i nuovi Partecipanti da conoscere. E ovviamente tante moto da ammirare! Un concentrato di emozioni per arrivare alla mezzanotte in punto.

Non possiamo non citare, tra i partecipanti, alcuni amici speciali, come Domenico Simonato, 16 anni, il più giovane pilota di questa edizione; oppure la mitica Silvana, classe 1932, anche quest’anno scattata alla partenza nel sidecar guidato dal figlio Fulvio, a dimostrazione che le passioni autentiche non hanno limiti; o ancora il gruppo britannico dei Bernsely Viking Scooter Club, il gruppo più numeroso di scooteristi provenienti dall’estero. E che dire poi degli amici arrivati dalla assolata California o dallo stato di Washington: sono “Tarantini” più tenaci di tutti, quelli che non si sono fatti spaventare dalle tante ore di viaggio e dal jet lag! Veterano dei veterani, Arcangelo Betti alla guida di una Gilera del ‘67, il partecipante meno giovane della MI-TA!

Ai saluti istituzionali del sindaco di Segrate, Paolo Micheli, e di Giacomo Casartelli, Executive Director di EICMA, si sono unito quelli dei partecipanti Angelo Lobifaro e Giuseppe Guglielmi, testimonial del progetto Metti in Moto il Dono e i responsabili di FIDAS Milano e dei Donatori Sangue del Fatebenefratelli. Un’iniziativa che siamo fieri di avere a bordo della nostra manifestazione.
Ma veniamo alla prima tappa; come da tradizione, i primi a partire sono i piloti delle cilindrate più piccole che hanno fatto la storia della MITA. Marchi e modelli che appartengono alla categoria delle GLORIOSE, ovvero moto e scooter italiani, con cilindrata massima 175cc, che hanno partecipato alla storica gara tra il 1950 e il 1956. Moto Guzzi, Ducati, Laverda, modelli di un certo fascino che richiedono grande impegno ai loro piloti!


I chilometri percorsi nella notte sono sicuramente quelli più carichi di adrenalina: ci si concentra sul percorso e si inizia a prendere confidenza con la moto e la strada.
Giusto il tempo di mettere in fila i pensieri e siamo già arrivati a Crema, al primo controllo orario; gli amici del Moto Club Crema e del Comune ci aspettano e troviamo l’immancabile calorosa accoglienza al termine del Moto Days: l’evento a tema due ruote che ogni anno i ragazzi del Club organizzano con grandissimo successo! Attesissimo e tifatissimo Adriano Assandri, il pilota locale, a bordo della sua moto Guzzi Airone del 1950! E Francesco e Marco Fiorini, rispettivamente padre e figlio, su Gilera Saturno del 1956 e Guzzi Sport 15 del 1932.
L’avventura è solo all’inizio, non possiamo trattenerci troppo a lungo; il tempo di assaggiare gli irrinunciabili tortelli cremaschi e si rimonta in sella. Il secondo controllo orario ci attende a Fiorenzuola d’Arda, nel piacentino; è sempre un piacere attraversare questo borgo così ricco di architettura e storia. Anche qui il calore dei nostri amici si fa sentire: ci attende in piena notte Davide Rizzi con tutta la sua famiglia per il ristoro che ci ha preparato nel suo ristorante Mathis; giusto un poco di riposo e riprendiamo il percorso, siamo solo a un terzo di tappa!


Lungo il cammino pian piano iniziamo a vedere il cielo che si schiarisce: l’alba per i nostri Partecipanti quest’anno abbiamo scelto di farla scoprire sopra le colline parmensi perché la strada sulle due ruote sa toglierci il fiato ogni volta. E così siamo già a Varano de’ Melegari, per il terzo controllo orario a cura di Natalina, Stefano e Alessandro. Abbiamo già percorso 170 chilometri e siamo oltre la metà del percorso e le sorprese per i tarantini non finiscono qui: alle 6 del mattino si sono aperte solo per noi le porte del Museo Dallara nella futuristica Sede della Dallara Academy, una sosta davvero particolare tra innovazione, tecnologia, auto spettacolari e… un buon caffè.
Non possiamo però lasciarci incantare troppo a lungo: Maranello è ancora lontano e noi abbiamo ancora splendidi paesaggi da ammirare, a Puianello, Fora e Sassuolo e Traversetolo, dove ci attende un’altra abbondante colazione offerta dal simpaticissimo Ragastàs insieme alla Proloco e al Comune. Non è passata inosservata la simpaticissima “presenza” di Ape Regina che ha scherzato con i nostri Piloti e, speriamo, si sia fatta una cultura in tema moto dopo aver apprezzato il sidecar di Roberto e Liviana, arrivati alla loro 29esima partecipazione alla Milano-Taranto! Un record invidiabile!


Ad attenderci in Piazza Libertà, a Maranello alla fine di questa prima tappa, troviamo il Comune di Maranello e il Consorzio Maranello Terra del Mito, che hanno organizzato un sontuoso buffet a base di crescentine imbottite in vari modi. Anche il sindaco Luigi Zironi, abituato alle quattro ruote, si lascia entusiasmare dalle nostre moto e si presta a fare da sbandieratore per alcuni dei “Tarantini” in arrivo in una Piazza davvero gremita, nonostante sia lunedì mattina. La Prova Speciale finale, abilmente curata dall’Associazione Italiana Cronometristi, conclude la prima giornata, ma la vera “ciliegina sulla torta”, per gli irriducibili che hanno ancora qualche energia dopo la lunga notte, è la visita al museo Ferrari. Questa sosta, come altre in questo 2023, è stata possibile grazie alla partnership con ANCI Città dei Motori, di cui Luigi Zironi è Presidente e che ha suggellato nella “sua” Maranello il connubio tra l’Associazione e la Milano-Taranto, queste le sue parole: “la Rete Anci ha l’obiettivo e la capacità di promuovere la cultura del Made in Italy motoristico in modo capillare e coordinato, grazie alle eccellenze paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche che abbondano nei territori che la compongono. Voglia di stare assieme, passione per i motori e rilancio dei flussi turistici degli appassionati sono il collante della partnership di ‘Città dei Motori’ con una manifestazione antica e prestigiosa come la Milano-Taranto”.
Infine, con un pizzico di orgoglio, ci piace sottolineare che le due Saette elettriche della Moto Galloni sono arrivate in scioltezza al traguardo di tappa. Per ora possiamo dire che la sfida la stanno onorando degnamente!

La seconda tappa della #MITA23
La seconda tappa della Milano – Taranto si preannuncia come una affascinante traversata dell’Appennino, il percorso perfetto per gli amanti delle due ruote: tornanti, saliscendi, curve sinuose, il paradiso dei centauri. Abbiamo ancora in testa e nel cuore le emozioni vissute durante il primo giorno, e i divertenti aneddoti del Maestro Giorgio “Matitaccia” Serra, pungente vignettista bolognese super appassionato di due ruote, che ha allietato la nostra serata con i suoi aneddoti sulle opere realizzate per le passate edizioni della Mi-Ta.

La partenza incombe, e puntualissimi alle 9 partiamo da Villanova di Castenaso, dove abbiamo pernottato, alla volta di Pontedera. Le aspettative sulle bellezze del paesaggio non restano deluse e, ciliegina sulla torta, costeggeremo laghi e attraverseremo dighe!
In breve arriviamo a Porretta Terme, il primo controllo orario della giornata; ad aspettarci Giuseppe Nanni, il sindaco del comune di Alto Reno Terme, che ha portato ai partecipanti il saluto della Proloco di Porretta, dell’AMS Bagni della Porretta e il registro storico DEMM, la casa motociclistica che aveva sede proprio qui. L’accoglienza è, come sempre, allegra e calorosa, una pausa molto gradita da tutti, e davvero speciale; il presidente dell’AMS, Maurizio Lenzi, ci ha aperto la sede del club, consentendoci di ammirare una splendida vista sulla città. Un gesto di sincera amicizia, come quello che lega la sua associazione al Veteran Club, promotore della Milano-Taranto. Grazie di cuore.

Dopo la Prova Speciale a cura della Federazione Italiana Cronometristi, la Milano-Taranto riprende il cammino. Bruciamo in un lampo la strada che ci separa da Barberino del Mugello prima tappa in Toscana, dove ad accoglierci troviamo il sindaco, Giampiero Mongatti e l’assessore allo sport Paolo Tagliaferri. Non mancano le foto di rito e lo scambio di doni, ma soprattutto immancabili gli amici del club Svarvolati Mugellani capitanati dal presidente Adriano Martinelli Fagiani e dal simpaticissimo Alfredo padrone del microfono! Il benvenuto è sempre in grande stile qui, perché come sostengono gli Svarvolati “quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l’anima, se poi le due ruote sono quelle di moto meravigliose, l’anima prende il volo”.

Meno di 60 chilometri ci separano da Lamporecchio, primo controllo a timbro, e appena 65 da Vinci, terzo ed ultimo controllo orario della giornata. Ci lasciamo ammaliare, lungo il cammino, da questa terra ricca e fertile, paesaggi che troviamo anche nei dipinti del grande Leonardo Da Vinci, la cui casa natale sorge appunto a pochi chilometri. È la nostra prima volta a Lamporecchio, l’accoglienza festosa da parte del Comune e del Moto Club Montalbano ci riempie di gratitudine… e di brigidini, un dolce tipico (una cialda croccante arricchita di semi di anice).

Arriviamo poi finalmente a Vinci, accompagnati da altri scorci mozzafiato e dolci declivi collinari; siamo nella città natale del grande genio Leonardo e sede del più antico museo dedicato alle sue macchine. È sorprendente pensare come questo grande genio avesse già intuito, più di 500 anni fa, i principi alla base del funzionamento di tantissimi macchinari tutt’oggi in uso. E che piacere che ci fa salutare il sindaco Giuseppe Torchia che si aspetta al Castello dei Conti Guidi; anche con lui effettuiamo il rituale scambio di doni, con la promessa di tornare presto a visitare questi luoghi. Peccato che Leonardo non abbia progettato un modo per fermare il tempo e potersi godere la sosta!

Riprendere la strada, carichi di emozione e rifocillati non è facile, ma si deve: Pontedera ci aspetta con l’arrivo di questa seconda tappa. Arriveremo ad un’altra città dei motori, dopo Maranello, dalla Ferrari alla Piaggio. La produzione meccanica è ancora un importante comparto del territorio, che è anche ricco di storia, come dimostra il Museo Piaggio. La seconda tappa del nostro viaggio è giunta al termine, è ora di goderci un po’ di meritato riposo.
Anche Pontedera ovviamente fa parte della Rete ANCI Città dei Motori e il Vice Presidente Eugenio Leone, che è anche membro dell’Amministrazione Comunale, sottolinea che “la collaborazione stabilita con la Milano-Taranto ci dà modo di condividere un percorso che passa per luoghi della passione motoristica, per le bellezze del nostro Paese, mentre la carovana dei centauri attraverserà alcune delle città più importanti dell’Associazione, a partire da Maranello, ‘capitale’ della Rete e sede della Ferrari, e proseguirà con Pontedera, patria della Piaggio e del mito Vespa: un fatto che legherà idealmente l’Italia dei motori proprio nella settimana dell’Italian Motor Week”

La terza tappa della #MITA23
La terza giornata della Milano – Taranto inizia con il solito entusiasmo che contraddistingue questa manifestazione: un mix di avventura, passione, amicizia e divertimento. Ultimi controlli di rito, qualche raccomandazione speciale alle nostre moto, e si monta in sella!

Abbandoniamo la Toscana per dirigerci verso la vicina Umbria. Sono ancora i paesaggi dell’Appennino ad accompagnarci lungo la strada: è bellissimo perdersi tra le colline del Chianti, lasciarsi guidare dai saliscendi della strada e piegare lungo le curve che ci presenta il percorso. Ogni motociclista vorrebbe provare questa ebbrezza, per questo ci sentiamo doppiamente fortunati quando osserviamo la bellezza intorno a noi, fatta di uliveti, vitigni, boschi e ginestre a rendere il tutto ancora più colorato. Ciliegina sulla torta, un asfalto in perfette condizioni, che ci fa vivere questa avventura in sicurezza e …piegare un po’ più del dovuto!

Il primo controllo su strada lo troviamo a Pontedera, che oggi ci accoglie con una chicca: la possibilità di visitare, con tanto di ristoro allestito all’interno, lo splendido museo Piaggio! Quanta storia, quante emozioni e quanta innovazione tecnologica è partita da questi luoghi; questa sosta ci permette di vivere un sogno ad occhi aperti con tutti i modelli Piaggio, Moto Guzzi, Aprilia e qualche “competitor” dell’epoca. E con un pensiero all’amatissimo Sic, davanti alla sua moto.

Con gli occhi pieni di meraviglia, montiamo nuovamente in sella, dopo essere passati al controllo da Laura ed Enrico, perché ci separano 70 chilometri dal prossimo stop a Barberino di Val d’Elsa: che incanto il borgo racchiuso nell’antica cinta muraria, bellezze che solo il viaggio su due ruote permette di scoprire! La pacifica invasione dei “Tarantini” arriva presso la Fattoria Pasolini d’Onda Borghese, sotto l’occhio attento dello staff tecnico della Federazione Cronometristi Italiana, dove abbiamo assaggiato l’olio e i pani tipici toscani del Panificio Rossetti e La Bottega di Stiaccino: si degusta, si prende fiato sotto l’ombra, si controllano le moto e scambiamo i saluti con il sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli, e un nostro carissimo amico, il grande pilota Laverda Augusto Brettoni venuto a salutarci con la sua moto!

C’è anche il tempo di fare sfoggio, orgogliosamente, di una serie di moto che definire epiche è dire poco: si tratta di esemplari degli anni ‘20 e ‘30, modelli particolari e amatissimi e con tanta storia alle spalle. Come ad esempio la Mas 127 del 1935 guidata da Ezio e costruita niente meno che dal nonno! O le Indian Scout del 1928, le moto in assoluto più antiche che prendono parte alla Milano – Taranto.
Ammiratissime anche le nostre GLORIOSE da 175cc, con esemplari tra i più belli concepiti dall’ingegno italiano, come ad esempio la Mv Agusta Sport o la Bianchi Tonale; oppure la Perugina del 1955 o la Moto Guzzi Galletto che, grazie a foto di repertorio inviate dal Brasile, abbiamo recentemente scoperto aver preso parte alla storica competizione e quindi è entrata di diritto nella categoria regina delle Gloriose.
Rifocillati e rinfrancati, ripartiamo alla volta di Civitella di Val di Chiana, la nostra prossima tappa, non senza aver prima dato spazio alla Prova Speciale.
La nostra pacifica, ma non silenziosa, invasione arriva in piazza a Civitella di Val di Chiana, dove ad accoglierci troviamo rappresentanti del Comune e della Proloco, che insieme al panificio Fratelli Pierozzi hanno curato l’aspetto gastronomico; non mancano, come sempre, il Moto Club Arezzo, Paolo Ciabini con il suo efficiente staff e il mitico Samuele Brezzi, titolare dell’omonima azienda di collezionismo per sport motoristici che anche quest’anno ha fatto di tutto per ospitarci a Civitella.

Dopo esserci sgranchiti le gambe, rimontiamo in sella; ancora qualche curva immersa nella campagna e poi ci appare in tutta la sua bellezza e maestosità il lago Trasimeno, uno specchio d’acqua incastonato tra colline coperte di ulivi. Sono innumerevoli le storie e le leggende che si raccontano su questo luogo; noi ci accontentiamo di godere del suo splendore mentre l’acqua argentea sfila alla nostra destra. E siamo già a Magione, per l’ultimo controllo orario della giornata. All’ombra della Torre dei Lambardi ci attendono i soci del MotoClub Perugia “Marco Papa”, sgargianti con le loro maglie gialle. Un grazie speciale al Forno di Pioppi, una vera istituzione a Perugia!

Si riparte dopo il controllo orario di Lina, Nicola, Francesca e Luigi, all’ombra della Torre: sfilano davanti a noi le cittadine di Villa, Mantignana, Perugia, Bastia Umbra e infine Santa Maria degli Angeli. L’arrivo, come da tradizione, è davanti alla Basilica, immersi in un’atmosfera spirituale e allo stesso tempo giocosa. Sbandieratore d’eccezione, per l’arrivo di questa terza giornata, il Presidente dell’Automotoclub Storico Assisano Marco Capomaccio: un’accoglienza davvero festosa in questa splendida piazza! Ringraziamo, come sempre, per il benvenuto la Città di Assisi, e l’Associazione dei Priori del Piatto di Sant’Antonio, che trae le sue origini da una delle innumerevoli storie legate alla vita dei Santi, che in Umbria non mancano di certo. Se a nutrire lo spirito ci pensano i Santi, a nutrire il corpo ci ha pensato la Pizzeria Pierino di Santa Maria, che ci ha deliziati con un quantitativo di pizza che non riusciamo a definire con esattezza!

Siamo quasi pronti per dichiarare chiusa la giornata, ma prima c’è la Prova Speciale della Federazione Italiana Cronometristi da fare e le schede da consegnare alla dolcissima Giulia, che col suo splendido sorriso rappresenta la ciliegina sulla torta di questa giornata. Dietro la Basilica di Santa Maria, a metà strada tra le colline e il cielo, ci saluta da lontano la città di Assisi; conserviamo questa splendida immagine come l’ultima di questa tappa, è ora di andare in albergo.

La quarta tappa della #MITA23
La quarta tappa del nostro percorso inizia con la consapevolezza che siamo già a metà del nostro percorso: la stanchezza inizia a farsi un po’ sentire, ma è più forte l’adrenalina e il divertimento di queste giornate che vorremmo non finissero mai! Prima di montare in sella anche oggi procediamo con i rituali controlli e piccole manutenzioni, ripassiamo il roadbook per la giornata, un ultimo sguardo alla città di San Francesco e si va, direzione Cassino con lo start dato dal Direttore Tito Celoni e da Veronica, la traduttrice della MI-TA 2023.

Sfilano veloci i dolci paesaggi umbri lungo la strada, tra valli incontaminate e monti da attraversare, e come sempre sanno catturare la nostra attenzione e le nostre emozioni, anche grazie alla leggera foschia che di primo mattino rende tutto quasi magico. In breve arriviamo a Grutti, il nostro primo controllo orario della giornata. Ci danno il benvenuto nel borgo l’Associazione di Promozione sociale “Per Grutti”, tutta schierata in costume medievale, e il mitico gruppo degli Sbandieratori e dei Musici della città. Lo spettacolo che ci viene offerto è incantevole, restiamo ammaliati dall’abilità di questi giovani ragazzi che portano avanti questa tradizione! E come non essere rapiti poi dalla famosissima porchetta prodotta in questo luogo! Una pietanza indissolubilmente legata alla città alla quale, molto volentieri, facciamo onore! Effettuiamo lo scambio di doni con il sindaco di Gualdo Cattaneo Enrico Valentini e il Presidente dell’Associazione per Grutti, Graziano Cerquiglini, tradizionale foto di rito e poi rimontiamo in sella.

Lasciamo Grutti tra due file di bandiere a farci da picchetto d’onore e ci accingiamo a percorrere i saliscendi dell’appennino Umbro-Laziale, un vero paradiso per gli amanti delle “pieghe” su strada. Il nostro percorso è reso ancora più tranquillo e sereno dalla consapevolezza che lo staff logistica si sta prendendo cura di ogni dettaglio, per farci trovare anche oggi, ogni cosa pronta al nostro arrivo.
Il secondo pit-stop per il controllo orario è a Rieti, centro geografico dell’Italia caratterizzato dall’eleganza delle palazzine signorili del centro storico. È la prima volta che la MI-TA si ferma in questa città, che fa parte di ANCI Città dei Motori, nostro partner in questa Edizione, e ad aspettarci in piazza Vittorio Emanuele troviamo gli amici del Club Autostoriche Rieti con il suo presidente Costanzo Truini. Ringraziamo per il benvenuto anche il Comune di Rieti, che ha fatto in modo che potessimo sfilare per il centro storico della città, e l’esclusivo hotel Quattro Stagioni che ha fatto da cornice per il buffet allestito in vista del nostro arrivo: la tavola è imbandita con tanti particolarissimi manicaretti! C’è ancora il tempo per il nostro direttore Tito Celoni di consegnare doni e premi ai rappresentanti del Comune, a Francesco Girali per l’aiuto nell’organizzare la sosta e al pilota lcoale Angelo Laudati: una festa nella festa!

Questa sosta ci voleva proprio: prossima tappa, Isola del Liri. Nel tratto che ci accingiamo a percorrere troveremo i punti più alti del percorso, dal momento che abbiamo portato le nostre moto a ben 1.200 metri sul livello del mare, tra Carsoli e Petrella Liri: da quassù si godono panorami stupendi che catturano il nostro cuore. Si tratta anche della tratto più lungo da percorrere in questa edizione della #MITA23, ma per dirla con la nostra Carla Pizzato, non mettetemi fretta che con il mio passo arrivo!

E infatti, dopo la fase di discesa arriviamo a Isola del Liri, dai soci del Moto Club Franco Mancini. Ci aspetta come promesso accanto alla famosa cascata che domina il paese, per fare gli onori di casa, il presidente del Club Williams Alonzi insieme alla moglie Stefania e al piccolo Samuel; anche qui sono tantissime prelibatezze offerte dai commercianti locali, tra dolci squisiti e frutta freschissima, che con questo caldo va a ruba in un istante. Che splendida questa cittadina, e quanta storia ha alle spalle; la nostra invasione ha fermato l’intero centro, ed è stato divertente salutare curiosi e appassionati che si sono raccolti in piazza ad osservare il nostro gruppo, ma, di nuovo, è tempo di andare. Grazie a tutti, anche al Comune che ci ha permesso questa sosta.

Salutiamo Laura ed Enrico al controllo orario e si monta in sella: solo poche decine di chilometri ora ci separano da Cassino, la destinazione finale della nostra quarta tappa. Cassino è una cittadina benedetta da ogni tipo di ricchezza naturale, dalle sorgenti del fiume Gari, al parco Naturale che sorge alle sue spalle. Anche gli amanti dell’arte e della storia hanno soddisfazione visitando l’Abbazia, il maestoso edificio che si staglia sulla sommità del monte che domina la città, un concentrato di arte e storia come pochi nella nostra Penisola.

Ma le sorprese non finiscono qui: ad attendere la nostra combriccola troviamo la simpaticissima Maria Concetta Tamburrini, assessore allo sport che ci porta i saluti dell’Amministrazione comunale. Il caldo nell’ultimo tratto di strada si è fatto davvero sentire, ma questa accoglienza ci ha ripagato di tutto, grazie anche all’amico Benito Mazzarella. Davvero ragazzi, quest’anno Cassino si è seriamente superata, un semplice grazie non è abbastanza, ma non abbiamo parole per descrivere la tavola che è stata imbandita per i “Tarantini”!
Come sempre, la tappa non può dirsi conclusa senza la Prove Speciale della Federazione Italiana Cronometristi, e la consegna delle schede, che anche stasera vengono raccolte dalla dolcissima Giulia che aiuta mamma Claudia.

La quinta tappa della #MITA23
La quinta tappa della Milano – Taranto ci porta attraverso tre regioni in un giorno solo; una piccola grande sfida per le nostre due ruote e per gli amici centauri, ma l’avventura volge quasi al termine e tirarsi indietro ora non è contemplato! Ci prepariamo alla partenza ascoltando le ultime raccomandazioni e con i soliti controlli di routine alle moto, poi scattiamo allo sventolio della bandiera!

Il primo controllo orario è dopo appena 40 chilometri, a Monteroduni, e siamo già in Molise, in provincia di Isernia: un piccolo borgo di poco più di 2000 abitanti, dominato da un castello di origine longobarda. È davvero sorprendente pensare quanta bellezza si nasconde nei piccoli borghi del nostro Paese e che splendida opportunità sia la MITA per conoscerli! Per il Comune, ad aspettarci in piazza troviamo il sindaco Nicola Altobelli, il vicesindaco Benedetta Gonnella e la consigliera Anna Russo, insieme al presidente della ProLoco, Carmine Tedeschi. L’accoglienza è, come sempre lungo questo nostro percorso, calorosa e abbondante, con i prodotti tipici del luogo e quantità a dir poco generose!! Dobbiamo ringraziare il nostro amico Giancarlo Valente per averci segnalato un’altra delle sue “perle” e per averci fatto scoprire un altro pezzettino della sua Regione!

Dopo la rilevazione effettuata dalla Federazione Italiana Cronometristi, siamo pronti a salutare tutti e a riprendere il viaggio, ci aspettano al prossimo controllo a Piedimonte Matese in Campania. Ancora una volta ci facciamo rapire dalla strada e siamo soddisfattissimi: il percorso che è stato preparato è quanto di meglio possa chiedere un centauro! Abbiamo grandi aspettative rispetto a questo al paese dove faremo la prossima sosta: lo scorso anno hanno vinto la Classifica dei Ristori e siamo curiosi di scoprire cosa avranno in serbo per noi!

Ci aspettano gli amici dell’Auto e Moto Antichi Sanniti, con il presidente Mauro Martino, il vice Antonio Orsi, Annamaria La Penna e Raffaele Piazza; in rappresentanza del Comune, Bernarda De Girolamo, Annarita Capone e Roberto Boggia. E infine, ma non per questo ultimi, i Sanniti Riders, che hanno fornito il supporto lungo l’attraversamento della cittadina. Dopo le foto e i saluti istituzionali, è ora di approdare il buffet, che prevede anche la pizza napoletana cotta al momento: sapevamo che le nostre aspettative non sarebbero state deluse!! Anche lo staff di Pianeta Moto si è divertito al nostro passaggio e ha assistito i Partecipanti con i mezzi che facevano le bizze.

Dopo il Controllo Orario, salutiamo Piedimonte Matese e seguiamo per un po’ il nostro Direttore, Tito Celoni, che ha scelto di spostarsi con un mezzo in tema “classic” ma a quattro ruote. Ci attende San Bartolomeo in Galdo. La cittadina, dalla quale mancavamo dal 2005, ci accoglie dall’alto del dolce declivio su cui sorge; questo borgo è un concentrato di storia vissuta e leggende fantastiche, una giustapposizione di contrasti che rendono questo posto incantevole. Il sindaco Carmine Agostinelli, nostro grande tifoso, ha fortemente voluto la sosta della a San Bartolomeo, e noi siamo felici di aver colto il suo invito. Oltre al Comune, ci attendono il Vespa Club locale, la Comunità Montana del Fortore, la Protezione Civile e l’ASD Bikefortore, che hanno praticamente fermato il paese per farci festa! Poteva mancare l’ottimo e abbondante buffet a base di prodotti locali? Chiaramente no, e come sempre i “Tarantini” fanno onore ai cuochi!

Il tempo, ahinoi, scorre troppo veloce quando ci si diverte, quindi dobbiamo lasciare San Bartolomeo e partire alla volta di Torremaggiore: la Puglia ci attende! Lungo la strada troviamo splendidi e rinfrescanti boschi, che ci omaggiano con lunghi tratti d’ombra per parte del percorso; dura poco il refrigerio, siamo a luglio e il caldo del primo pomeriggio si fa sentire perché finalmente si entra in Puglia! Sosta a Torremaggiore, città baciata dall’abbondanza con la sua produzione di olio, grano e vino. Uno splendido corteo storico, con tanto di arcieri e tamburini del Gruppo Storico Arcieri Turris Maior, ci scorta al buffet allestito da diverse associazioni e aziende locali, all’ombra del parco della Villa Comunale. Con grande piacere riabbracciamo Enzo e Carla, due amici della Milano-Taranto che incontriamo ogni volta con grande gioia. Ma non sono i soli: tra curiosi, aficionados e staff tecnico, scatta immediatamente la simpatia e la voglia di chiacchierare, due elementi che ben si accompagnano quando si parla di moto!

Tra una risata e l’altra si è fatta l’ora di andare; ancora 40 chilometri e saremo giunti alla fine di questa quinta tappa. Arriviamo a San Giovanni Rotondo, nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, circondati dalla splendida macchia mediterranea e da boschi di faggi, frassini, olmi e castagni. Ci aspettano il sindaco Michele Crisetti e il consigliere Michele Faina, che non ringrazieremo mai abbastanza per l’aiuto e il supporto che hanno fornito per organizzare il nostro arrivo. E trovano anche il tempo di posare con Marco Tomassini, su Vespa Piaggio del 1953, che lo scorso anno è stato il primo vincitore della Coppa Sabatini, la classifica assoluta dedicata alle GLORIOSE.


Accoglienza in grande stile, all’interno del Chiostro del Comune, resa ancora più elegante dall’allestimento fornito dalle aziende locali e curato, in ogni dettaglio, dai ragazzi dell’I.P.E.O.A. “Michele Lecce”. E così rinfreschiamo palato e spirito, godendo di sapori deliziosi e bellezza autentica del luogo. Ovviamente, San Giovanni Rotondo è un luogo legato a San Pio, e l’aspetto spirituale aggiunge altra magia e altra bellezza a tutto quello che stiamo vivendo.

Come ad ogni nostra sosta, non mancano risate, pacche sulle spalle, racconti della giornata, e osservazioni sulle moto elettriche Galloni, che anche oggi si sono comportate egregiamente, perché la Mi-Ta è soprattutto questo, condivisione di una passione, come ci spiega in maniera impeccabile la nostra Cristina, la prima staffetta donna della MI-TA col suo splendido sorriso. È giunto però il momento di andare a riposare, domani testa alla meta finale, Taranto ci aspetta!

La sesta tappa della #MITA23
La sesta tappa della Milano – Taranto non può non iniziare con un filo di malinconia: è l’ultima tappa di questa edizione, le ultime curve che affronteremo tutti insieme. Ma sappiamo che al nostro arrivo, a Taranto, ci attende una festa epocale, durante la quale non mancheranno chiacchiere, risate e gli aneddoti di questa #MITA23 più divertenti.

Ci presentiamo alla partenza quindi come sempre carichi di adrenalina, dopo aver assistito ad un’alba spettacolare; sistemiamo gli ultimi dettagli, testa al percorso e si parte! Oggi attraverseremo tutta la Puglia nella sua lunghezza, una tappa di quasi 300 km; nella prima parte costeggeremo il mare, un bel cambiamento rispetto ai paesaggi a cui ci ha abituato l’Appennino. Scendendo dal Gargano godiamo di un panorama pazzesco, con colori così intensi da sembrare dipinti: l’azzurro del cielo e il grano biondo che sfila veloce ai nostri lati. Ma lo spettacolo più bello lo troviamo poco più avanti, quando percorriamo la lingua di terra tra il mare e le saline di Margherita di Savoia, dove ad accoglierci troviamo stormi di placidi fenicotteri! Nessuna foto può rendere giustizia a questi luoghi.

Ancora estasiati da tanta bellezza, arriviamo a Barletta per il primo controllo orario; la città è ricca di storia, come dimostrano anche le splendide vestigia che troviamo nel centro cittadino. Oggi siamo ospiti del Club Auto – Moto Storiche Scuderia Fieramosca, e del Comune che ringraziamo per l’accoglienza. Il presidente del Fieramosca, Marco Terrini, è in piazza al nostro arrivo, per coordinare al meglio tutta l’organizzazione: un lavoro ineccepibile! A coccolare e ristorare i “Tarantini” ci sono lo staff del ristorante Lupo Di Mare e i maestri pasticcieri Daloisio (ex Campioni del Mondo di Pasticceria); inutile dire che anche qui il team assaggiatori sarà messo a durissima prova! Già, perché esiste questa categoria, gli Assaggiatori appunto, che ha “l’ingrato” compito di eleggere il miglior ristoro di ogni edizione. Si tratta di una categoria nata nel 2001, per permettere agli appassionati della manifestazione di partecipare con moto moderne oppure di portare con sé mogli o figli come passeggeri. In questo modo, abbiamo permesso alcune famiglie di condividere un’esperienza unica, e agli appassionati, come Silvana, di continuare a dar spazio alla propria passione! C’è da dire che gli Assaggiatori prendono molto sul serio il loro compito, ma siamo sicuri che quest’anno la competizione sarà a livelli altissimi!
Un calorosissimo, non solo metaforicamente, grazie va ad Antonio Capuano e ai suoi figli Domenico e Davide, di Sudueruote Ricambi Moto Scooter Vintage, per aver omaggiato tutti i partecipanti con un portachiavi e una t-shirt griffata.

Salutiamo Barletta e il mare, e ci dirigiamo verso Gravina in Puglia; la strada riprende a salire e cambia nuovamente il panorama: troviamo nuovamente curve tortuose e per gli amanti delle moto, tortuoso è molto, molto buono! Al nostro passaggio, il rombo delle moto zittisce le cicale, altrimenti incontrastate signore di questi posti. Ancora una volta, siamo rapiti dal contrasto stupendo tra il cielo, che qui in Puglia sembra più azzurro che altrove, e i colori giallo e ocra della terra, interrotto ogni tanto dalla presenza bianca dei muri a secco, tipici di queste zone.

Gravina ci aspetta dalla sua posizione panoramica, da cui domina le colline piene di oliveti, con un corteo storico corredato di bravissimi e giovanissimi tamburini, tutti del gruppo Historia Raduno Multiepoca. In Piazza Benedetto XIII ci aspettano gli amici del Rombo Arcaico, il cui presidente, Giuseppe Guglielmi, è un “Tarantino” doc, e infatti partecipa alla nostra rievocazione anche quest’anno. Il buffet, sempre generosissimo, è stato realizzato dal Caffè Bella Vista, che ringraziamo per l’impeccabile accoglienza. Grazie anche al Comune di Gravina per averci consentito la sosta in Piazza Benedetto XIII. Da segnalare infine il gemellaggio per l’iniziativa “Metti in Moto il Dono”, insieme a Fidas-Fpds, per sensibilizzare le persone a donare il sangue, un progetto nobile, la cui causa abbiamo sposato fin dalla partenza; siamo orgogliosi di aver portato con noi da Milano a Taranto i suoi testimonial.

Mettiamo nuovamente al lavoro la Federazione Italiana Cronometristi, stavolta in una cornice che definire mozzafiato è davvero poco, e poi ripartiamo. Ancora qualche saliscendi, stupendo, da percorrere e arriviamo al controllo orario di Mottola, il punto più alto del nostro percorso di oggi.
Ci fa particolarmente piacere aver scelto questo luogo per fermarci: è la prima volta che lo facciamo, ma Mottola è legata alla Milano – Taranto fin dalle primissime edizioni degli anni ‘50; molti piloti locali, infatti, si allenavano lungo i territori mottolesi, quindi parte della storia della nostra manifestazione viene proprio da qui, dalle “Terrazze del Mezzogiorno”. Ci attendono in piazza i rappresentanti del Comune, gli Amici della Vespa di Mottola, che si sono schierati con le loro Vespe in bella mostra, con il mare sullo sfondo, ma soprattutto Ottavio Isi, che ha fortemente voluto la nostra sosta nella sua cittadina. Infine, non certo per importanza, troviamo ad attenderci le orecchiette pugliesi, il panino con la salsiccia cotta alla griglia al momento, la pizza di Gravina stesa e cotta sotto i nostri occhi e il cestino “a chilometro zero” con cui ci ha omaggiato Coldiretti Puglia, un dono tanto più gradito perché ci permette di ricordare l’importanza di valorizzare i prodotti tipici di ogni luogo.

La festa potrebbe continuare all’infinito, conoscendo la sacralità dell’ospitalità da queste parti, ma Wilma, Teti e Gino ci ricordano che è ora di ripartire con il loro controllo orario. Inizia la nostra discesa verso Villa Castelli, il traguardo finale a Taranto ormai è ad un passo. Lungo la strada non mancano note di colore che allietano il nostro viaggio: un folto gruppo di tifosi di Domenico Locorotondo, in gara con il numero 58, lo attende per festeggiarlo; gli sconfinati uliveti e i tantissimi muri a secco della valle d’Itria.
A Villa Castelli, nonostante il caldo si faccia sentire, troviamo una freschissima accoglienza da parte del Comune: il sindaco Giovanni Barletta ci ha accolto con un sacco di frutta fresca e ci ha permesso di affacciarci dallo splendido balcone del municipio che domina la piazza e la via principale: che spettacolo! Tra i tanti amici e curiosi che si sono radunati in piazza, la menzione d’onore va a Vito Ciracì, un pilota che ha corso la storica Milano – Taranto e al quale abbiamo consegnato una targa ricordo della sua partecipazione all’edizione del 1955, dono speciale da parte della famiglia Sabatini. Grande, grandissimo Vito!

Il tempo di dare spazio all’ultima prova speciale con i commissari della Federazione Italiana Cronometristi e poi si va, dritti al traguardo a Taranto, dove ci aspetta la nostra festa finale! Fervono i preparativi, sono già tanti gli amici che ci aspettano in piazza, come il nostro carissimo Attilio Eirale che ci ha raggiunto per festeggiare con noi. O come Attilio Lucchi che nonostante l’infortunio a Taranto ci è voluto arrivare con la sua moto! All’arrivo ci aspetta anche la Milano-Taranto storica, grazie alla presenza di Michele, figlio del campione Antonio Ronchei, e di Vittorio Zito, pilota della storica, al quale spetta l’onore di far sventolare la bandiera a scacchi per i primi Piloti: la #MITA23 è giunta finalmente al traguardo! Mette la parola fine a questa avventura, siamo certi con non poca emozione, il nostro Direttore Tito Celoni che finisce di salutare i Piloti che giungono al traguardo percorrendo l’ultimo, tradizionale chilometro lanciato!

E ora, che i festeggiamenti abbiano inizio! E quest’anno può dirsi festa davvero con tanti stand, musica, speaker e… tanta, tanta gente come da anni non ne vedevamo!
Questa è la vera, calorosa accoglienza del Sud e per questo ringraziamo il Lambretta Club Taranto con il Presidente Gaetano Ricchiuti (in gara con il numero 46) e il Comune di Taranto oltre che il nostro Ente Sportivo Opes Puglia con la nostra grande amica Francesca Gatto.
E ora il momento degli abbracci con tifosi d’eccezione, come ha fatto Elisio con le sue nipoti; dei festeggiamenti delle famiglie che, da anni, vivono insieme questa avventura e trasmettono questa passione di padre in figlio, come Paolo e Giovanni Venturin, o la mitica Silvana in sidecar col nipote, o ancora gli Zancan, i Fiorini, i Cereda, per non parlare delle coppie nella vita che condividono anche l’avventura della MI-TA, come i coniugi Dal Prà o i Galli. Perché se è vero che, nel tempo, tutti i partecipanti, gli organizzatori e lo staff della Milano-Taranto sono diventati una grande famiglia, è anche bello condividere con i propri cari i propri interessi, coinvolgendoli e rendendoli parte attiva delle nostre passioni!
Ma ancora non basta: è anche il momento di lasciare spazio ai rituali celebrativi di questa lunga corsa, come il rituale della punzonatuxra delle moto a cura del nostro meccanico Mario, della festa sul lungomare per il primo Ape della storia ad aver percorso la Milano-Taranto e il momento in cui tutto lo staff tira finalmente un respiro di sollievo con la rituale foto sotto il traguardo!
Tutto è andato come doveva, gli ingranaggi si sono incastrati perfettamente, il meteo è stato dalla nostra parte e tutto lo Stivale si è messo in grande spolvero per i “Tarantini”. È stato pazzescamente bello!

Giunti alla fine, ci sentiamo di rivolgere un ultimo, sentitissimo ringraziamento a tutti coloro che hanno fatto sì che questa 36esima edizione della Milano-Taranto fosse un successo: lo staff, le varie amministrazioni comunali, le ProLoco, i Club e le Associazioni che ci hanno supportato lungo tutto lo Stivale. Grazie, grazie di cuore: la vostra presenza rende tutto speciale.

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