Edizione 2003

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  • Milano – Imola
  • Imola – Viterbo
  • Viterbo – Avezzano
  • Avezzano – San Marco in Lamis
  • San Marco in Lamis – Taranto

17° MILANO-TARANTO 6-11 luglio 2003

Per scaramanzia la chiamavamo 16ª+1, invece tutto è andato per il meglio!!
Forse perché quest’anno, oltre che dai nostri sponsor, Dell’Orto, Gedol e Pirelli, eravamo affiancati da una delegazione dell’Esercito Italiano del Comando Militare della Capitale, che oltre a promuovere il reclutamento, ci ha assistito lungo tutti i 1700 km di percorso, mettendo a disposizione uomini e mezzi per il recupero delle moto.
Presenza molto sentita dai 130 partecipanti provenienti da tutta Europa, rigorosamente con moto d’epoca, che hanno preso il via alla mezzanotte del 6 luglio dall’Idroscalo di Milano.
Tante quest’anno le moto presenti nella categoria “Classic”, riservata ai modelli che parteciparono alle Milano-Taranto degli anni che vanno dal ’37 al ‘56, contraddistinte dal partecipante che indossava il pettorale bianco.
La 1ª tappa si è conclusa dopo 433 km percorsi in 11/12 ore a Città di Castello, con soste a Soresina, Fiorenzuola d’Arda, Villa Gaida e Galeata. Una tappa massacrante per partecipanti e mezzi, ma fortunatamente non c’è stato nessun problema, neppure per le moto di piccola cilindrata come il Capriolo 75cc del 1955 di Loris Boninsegna ed il Guzzino 65cc del 1950 di Attilio Eirale.

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La tappa “Umbra”, come si è preferito chiamare il 2° tratto, prevedeva l’arrivo nel centro storico di Assisi, a soli 50 km da Città di Castello…. Si è invece preferito percorrerne circa 240 km per far visitare alla cosmopolita carovana le bellezze della Verde Umbria e non solo; con l’occasione, l’organizzazione della Milano-Taranto, Perugina doc, ha voluto ricordare i due agenti della Polizia di Stato prematuramente scomparsi mentre assolvevano al loro dovere; il Sovrintendente Emanuele Petri nella sosta di Tuoro sul Trasimeno e l’Assistente Luca Benincasa in quella di Torgiano. Altre soste con ristoro sono state ad Umbertide e Biscina.
E’ infatti ormai tradizione, tanto che quest’anno si è svolta la 3ª edizione della Milano-Taranto “Gastronomica”, associare durante le soste per il controlli orari, l’allestimento di ristori, offerti dalla Coldiretti, Amministrazioni Comunali o semplici appassionati, che danno modo ai centauri di apprezzare le specialità enogastronomiche di ogni località…. E da Milano a Taranto i partecipanti iscritti nella categoria “Assaggiatori” hanno l’invidiato compito di assaggiare e stilare una classifica del ristoro più buono, che quest’anno si è aggiudicato la Coldiretti di Assisi. Una simpatica “trovata” è stata quella di pesare i partecipanti ad ogni sede di tappa… e naturalmente a Taranto ci sono arrivati tutti con qualche chilo in più.

Anche questa seconda tappa, le moto sono tutte giunte al traguardo compresa la Ducati 100cc del 1958 di Matteo Bonini e il bellissimo Messerschmitt del 1961 della coppia Olandese Jelle Hingst e Matilde Van Ginneken. Come sempre grande presenza dell’Aermacchi Club Nederland che con ben 56 iscritti ha vinto il premio come Moto Club più numeroso e che ha visto il presidente Jaap De Jong in sella ad una bellissima Aermacchi Chimera 250cc del 1962.
Mercoledì 9 luglio, ai “Tarantini” spettano altri 266 Km prima di arrivare ad Avezzano, splendida cittadina Abruzzese, attraversando posti stupendi come Monteleone di Spoleto, il Monte Termillo (2216 slm) percorso tutto in “prima” da Gabriele Gaggioli con la sua Lambretta C 125cc del 1951, per poi proseguire verso il Lago del Salto, Borgo San Pietro e Magliano dei Marsi. Nella classe 125cc, le moto da ricordare sono il Rumi del 1953 di Frank De Ridder, l’Alpino del 1954 di Peter Van der Hoop e il Gilera del 1955 di Vito Santoro.
La 4ª tappa, è anch’essa impregnata su sali-scendi continui, infatti da Balsorano si è proseguito per Forca d’Acero (1535 slm), Alfedena e Jelsi, fino ad arrivare a San Marco in Lamis dopo 335 km. Nella classe 175cc c’erano una bellissima Bianchi Tonale del 1955 dello Svizzero Tobler Hermann ed un’altra più “vissuta” di Graziano Dall’Osso, da menzionare anche l’MV Disco Volante del 1954 di Giuliano Aureoli, il Parilla Camma Rialzata del 1955 di Raffaele Mastrocola e il Gilera 150cc del 1954 di Ber Keff.

Nella classe 250cc il fiore all’occhiello era la Nettuno del 1946 di Marco Tomassini, mentre nella 500cc ed oltre, spiccavano la Guzzi G.T.V. del 1938 di Rino Nogarotto, il Gilera Saturno del 1955 di Ugo Bottoni, la Vincent Rapide del 1949 di Frans van der Putten, la Guzzi Falcone del 1952 di Gabriele Bordoni, la Terrot RSSE del 1938 del Giornalista Francese André Mercorelli e la Triumph T100 del 1950 di Reto Capaul.
Classico finale sul lungomare di Taranto, dopo aver toccato Monopoli, Martina Franca e Villa Castelli. Premiazioni e ricordi per tutti, con una stupenda litografia creata per l’occasione dal Maestro Franco Venanti, nella serata conclusiva ed un arrivederci alla grande famiglia della Milano-Taranto per la 18ª edizione dal 4 al 9 luglio 2004.
Alcune curiosità: la coppia Roberto Galli e Liviana Di Valentin partiti da Milano con il loro sidecar AJS dopo aver “sbiellato” prima di Città di Castello, hanno noleggiato un carroattrezzi per riportare il sidecar a Milano, dove hanno preso un altro sidecar, raggiungendo la carovana in tempo per l’arrivo ad Assisi…. Complimenti per la buona volontà, alla Milano-Taranto succede anche questo!
Hanno partecipato anche dei gemelli, Maria e Marinus Verburg, nati il 10/12/37, che hanno preso il via con in sidecar Harley Davidson 1940.

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Il gentil sesso è stato rappresentato dalla tedesca Claudia Hatrkopf su Triumph Cornet 200cc del 1956, e dalle Olandesi Josee De Jongh su Aermacchi Harley Davidson 350cc del 1975 e Willemina Brinks su Harley Davidson 1200cc del 1965.
Il partecipante più giovane della Milano-Taranto è stato il 14enne Marco Ravinale su Morini Corsarino del 1963; il meno giovane il 78enne Ettore Carlini su BMW R60/5 600cc del 1973.
Grande presenza nella classe scooter del Vespa Club Firenze e Gubbio.

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