Edizione 2002

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  • Milano – Reggio Emilia
  • Reggio Emilia – Gubbio
  • Gubbio – Pescara
  • Pescara – L’Aquila
  • L’Aquila – San Giovanni Rotondo
  • San Giovanni Rotondo – Taranto

16° MILANO-TARANTO 7-13 luglio 2002

I primi a partire sono i Ducatini 65cc… non ci siamo sbagliati a scrivere erano proprio 6 Ducati 65cc con il suono del motore molto delicato ed alcuni di loro sono partiti a spinta come era la tradizione… e poi altre belle “motine”; Boninsegna Loris su Capriolo 75cc del 1955 e Bonini Matteo e Ricardo su Laverda 75cc del 1954. Moto che hanno fatto la storia della Milano-Taranto. E poi tutti gli altri distanziati un minuto l’uno dall’altro. La carovana è stata chiusa, a bordo di potenti Ducati Monster 750cc, da Claudio Chiappucci, Ezio Gianola, Giuseppe Romano e Giorgio Ginex, protagonisti della soap “Vivere”, Giusy Achilli, alla sua 2ª esperienza, Silvia Annichiarico, Stefano Tacconi e Randy Ingermann.
L’aria fresca della notte ha accompagnato i partecipanti per tutta la 1ª tappa, tra strade provinciali, dove numerosi gruppi di persone aspettavano con ansia il passaggio della carovana, e tra paesi immersi nel sonno. Soresina, come oramai da 16 anni, è la prima sosta per i centauri che trovano un ottimo ristoro, così come a Fiorenzuola d’Arda e Sant’Ilario d’Enza.

L’ultima sosta è nel favoloso castello-museo di Mario Righini, che come sempre a messo a disposizione i suoi meravigliosi “gioielli”. Reggio Emilia viene raggiunta alle 11.00 del mattino, dove i partecipanti non desideravano altro che una doccia fredda e un meritatissimo riposo.
Anche quest’anno, la categoria cyclecar ha avuto i suoi “gioielli”, infatti, direttamente dall’Olanda hanno preso il via Hingst Jelle e Van Ginneken Matilde su Messerschmitt del 1961 e l’equipaggio Vink Cees e Vink Annet su Trojan del 1967.
Nella categoria sidecar va ricordato il Guzzi del 1937 della coppia Galli Roberto e Di Valentin Liviana, vincitori della categoria, ma anche il Guzzi del 1951 dell’equipaggio Gallina-Zanatta, il BMW del 1951 condotto da Lande ed il Vincent del 1955 dell’Olandese Verburg.
La partenza per la 2ª tappa, avviene martedì 9 luglio alle ore 08.00. La prima sosta è a Budrio dove l’Amministrazione Comunale ci ha accolti calorosamente, poi ripartenza alla volta Imola, dove per l’occasione l’amico Battilani Benito ha aperto le porte del suo museo privato, e poi ancora Predappio, con un accoglienza magnifica come l’ultimo controllo a Città di Castello. Quest’anno, un “colorito” gruppo del Vespa Club Gubbio ha animato, in sella alle Vespe di ogni tipo e modello, la manifestazione arrivando tutti a Taranto.

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L’arrivo a Gubbio è stato qualcosa di unico; organizzato in collaborazione con il Vespa Club Gubbio e Gubbio Motori è riuscito magnificamente. I partecipanti giunti all’arrivo in Piazza Grande, gremita di gente, hanno potuto degustare un ottimo ristoro a base di prodotti tipici organizzato dalla Coldiretti Umbria accompagnato dall’esibizione dei famosi “Sbandieratori di Gubbio”. Alla cena conclusiva di tappa, tra i numerosi ospiti, primeggiava la presenza del Dottor Claudio Costa… il “poeta” e ideatore della clinica mobile del Motomondiale.
Terza tappa, con partenza alle ore 08.00 destinazione Pescara… la tappa più lunga, circa 400 Km. La prima sosta è a Ponte Felcino, paese natale di Stefano Tacconi, che viene acclamato dalla sua gente, per l’occasione alla carovana si è aggiunta anche la prorompente Brigette Nielsen, per poi proseguire per La Bruna, Visso e poi gli occhi si riempiono dello stupendo paesaggio della piana di Castelleccio, ancora con la sua famosa “fiorita”. La maggior parte si fermano per fotografare questo spettacolo della natura e poi via verso Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Civitella del Tronto, Villa Vomano e Loreto Aprutino, per arrivare a Pescare alle ore 19.00… stanchi ma con stupendi ricordi da riportare a casa.

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Nella classe 125cc va menzionato il bellissimo DKW del 1955 dell’Olandese Warbout Maarten, che però per problemi meccanici non ha potuto tagliare il traguardo di Taranto. Nella stessa categoria numerose sono state le MV Agusta, Morini, con la sola presenza di due Mondial.
La classe 175cc aveva come fiore all’occhiello il “conservatissimo” Beta del 1955 di Ridolfi Luca, da non trascurare anche la Bianchi Tonale del 1957 di Dall’Osso Grazione, vincitore della categoria. In questa categoria a preso il via anche l’Americano James Forrester su Motobì.
La quarta tappa è una passeggiata… solamente 280 Km. Si visita tutto l’Abruzzo, main sponsor della manifestazione, cominciando da Raiano, Collarmelle, Avezzano. Una puntanta verso il Lazio e precisamente a Filettino, per un pranzo veramente “con i fiocchi”, e poi ritorniamo in Abruzzo per raggiungere L’Aquila….. Accoglienza veramente calorosa da parte dell’Amministrazione Comunale con la presenza anche del famoso comico Zuzzurro.

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Nella classe 250cc si incomincia a sentire l’influenza dell’Aermacchi Club Nederland, che quest’anno con ben 32 iscritti è risultato il moto club più numeroso, infatti tante, tantissime Aermacchi sono partite da Milano e tutte sono arrivate a Taranto. Da segnalare comunque la presenta delle Guzzi, del bellissimo Motobi Spring Lasting del 1956 del Bolognese Aureoli Giuliano e del Mondial del 1955 del Senese Pasqualini Averardo.
Classe 350cc, ancora influsso Olandese, con la partecipazione di numerose Aermacchi, da segnalare comunque la Norton del 1937 di Bosio Massimo e la presenza di Morini e Ducati.
La tappa successiva, venerdì 12 luglio, i centauri hanno attraversato ancora l’Abruzzo per poi giungere in Puglia… Navelli, ove si è potuto assaggiare un ristoro tutto a base di zafferano, Guardiagrele, Fossacesiva per poi essere accolti a braccia aperte a San Paolo in Civitate… ed infine l’arrivo a San Giovanni Rotondo. Raggruppamento dei partecipanti per poter prendere parte ad una messa a noi riservata, officiata da Fra Modestino, in occasione della Santificazione di Padre Pio.

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La classe “regina”, la 500cc, ha visto per la prima volta la presenza di partecipanti Francesi su moto veramente speciali; Mercorelli Andrè su Triumph del 1938, Bressat Bernard su Triumph del 1952 e Bouculat Pascal su Terrot del 1937 (partecipante Francese su moto Francese). Sempre in questa categoria da segnalare la Guzzi Condor del 1939 di Mellano Flavio, vincitore della categoria, e la Gilera Saturno del 1949 di Tomassimi Marco. Anche quest’anno la Polizia di Stato, con un bellissimo Guzzi V7 del 1961 condotto da Celoni Tito, ha partecipato alla manifestazione.
6ª ed ultima tappa… Partenza da San Giovanni Rotondo alle ore 09.00 per incominciare ad attraversare il “Tavoliere”. Prima sosta, oramai abituale a Cerignola, per poi dirigerci a Santo Spirito, Monopoli con la solita “cocomerata”, Martina Franca con un ottimo ristoro anche questo offerto dalla Coldiretti, e per concludere Villa Castelli.
Presenza importante al seguito della Milano-Taranto è stato Rod Coleman, che ha conquistato la sua fama nei T.T. dell’Isola di Man portando alla vittoria la A.J.S. nella classe 350cc nel 1954.

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Infine, raggruppamento della carovana, per raggiungere Taranto, la città dei due mari, scortati dai solerti Vigili Urbani. Sosta in Piazza Ebalia, da dove i partecipanti prendono il via, così come partirono da Milano, per gli ultimi 400 metri sul lungomare di Taranto.
A tutto gas, con un fragore immenso, percorrono questi ultimi metri col cuore in gola per tagliare il traguardo con le mani alzate.
E’ doveroso ringraziare tutti coloro che, anche quest’anno, hanno reso possibile lo svolgersi della manifestazione tra cui il Ministero dei Trasporti, la Coldiretti, Gedol, Fini compressori, Dell’Orto carburatori, Pirelli, la Regione Abruzzo e tutti i Comuni sedi di tappa.
Premiazioni di rito all’Hotel Delfino e ricordi per tutti, a significare che lo spirito autentico di questa rievocazione non è quello agonistico, ma è la passione per la moto, per il turismo, per gli amici di sempre che ogni anno si ritrovano. Al di là di tutto ci sono solo questi “omini” in tuta di pelle nera, qualcuno ottantenne, che su due ruote pare non abbia età.

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