Bonera un campione anche come… meccanico

Gianfranco Bonera ha sfiorato un clamoroso successo nella classe regina al debutto nella Milano-Taranto. Grazie ad uno straordinario riscontro cronometrico nella prima prova speciale di cinque… metri (ha sbagliato il tempo imposto di pochi centesimi di secondo) ha guidato la classifica provvisoria sino al penultimo giorno quando il brianzolo Giorgio Cereda lo ha superato.

Alla guida di una Gilera Saturno Sport del 1947, il vicecampione del mondo del 1974 (iridato il compagno di squadra Phil Read) ha dato lezione di guida a tutti.
Alla soglia dei 70 anni, pennella ancora le curve come se al posto di una moto avesse un compasso. Elegante, preciso, sicuro. Una meraviglia vederlo andare.
Più di qualcuno ha tentato di seguirlo. Gianfranco lasciava fare. Poi, quando decideva di andarsene, partiva dando un filino di gas e per gli altri era notte fonda.

Nel corso della quinta tappa, poco prima dell’ultimo c.o., è stato vittima di una foratura. Senza perdersi d’animo ha cambiato la ruota posteriore, sostituendola con una scartata da un altro concorrente in quanto aveva alcuni raggi rotti. Sfidando la sorte, Bonera è ripartito ma quando s’è trovato davanti l’erta che portava nel centro storico di Anzi, è stato costretto a scendere perchè nel frattempo, sotto la spinta del motore, altri raggi s’erano spezzati mandando fuori asse la gomma.

Con uno sforzo sovrumano ha spinto la Gilera lungo la salita lastricata di pietre lisce  trovando fortunatamente aiuto in Claudio Cauzzo e Ivone Caldogno che non hanno esitato a spingerlo.
Una volta raggiunto il c.o. senza penalità, il campione ha nuovamente smontato la ruota sostituendo personalmente i raggi. Operazione andata a buon fine in pochi minuti.
Anche come meccanico Bonera s’è rivelato un… campione.

Felice, alla fine della gara, per la nuova esperienza vissuta.
“Lo scorso anno ero stato invitato alla partenza, rimanendo favorevolmente impressionato dal clima di amicizia che regna nel gruppo. Così quest’anno, grazie all’amico Fulvio Prandi che mi ha messo a disposizione una Gilera Saturno Sport del 1947, mi sono iscritto alla manifestazione. Ho passato una bella settimana, attraversando tanti paesi dei quali non conoscevo neppure il nome e che mai, senza la Milano-Taranto, avrei conosciuto. Mi sarebbe piaciuto avere più tempo a disposizione per visitarli ma non è detto che non ritorni su queste strade.”
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– Come giudichi il percorso?
“Molto bello, a volte anche impegnativo, per via del fondo non sempre perfetto. Non bisogna mai perdere la concentrazione per evitare le insidie dell’asfalto. Per questo ho preferito correre da solo per lunghi tratti. Andare a una buona velocità aiuta a non distrarsi. Le poche volte che sono caduto durante la mia carriera agonistica è successo perchè ero deconcentrato.”

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