Bologna – santa Maria degli Angeli

Seconda tappa e seconda distanza da coprire oltre i 300 km! Se la prima tappa era caratterizzata dall’emozionante tratto notturno, questa Bologna-Santa Maria degli Angeli è stata un continuo susseguirsi di curve per attraversare l’Appennino!

Ma andiamo con ordine perché il buongiorno alla MI-TA significa ritirare la tabella di marcia da Donato e Paolo, fare ultime verifiche alla moto e attendere il “via” del Direttore Tito Celoni che da ufficialmente inizio alla seconda tappa!

Primo tratto pianeggiante che ci ha portato verso Faenza per poi virare verso l’Appennino, non prima di una delle soste più sentite di quest’anno: la visita al Museo Parilla di Bruno Baccari. L’ultima volta Bruno ci aveva accolto con tutto il suo affetto e mai ci saremmo immaginati di tornare e non trovarlo a darci il benvenuto. Lo hanno fatto per lui i figli  Claudio e Cesare insieme alla mamma Maria, moglie di Bruno. Con loro anche Achille Parrilla figlio di Giovanni, costruttore della Parilla, insieme al figlio Daniele. Visitare il Museo è un’esperienza da veri appassionati, sono talmente tanti i cimeli e la memorabilia, oltre ovviamente alle moto, che non basterebbe una giornata intera per visitarlo con attenzione!

Apprezzatissimo anche il buffet tipicamente romagnolo nel cortile di casa, con la piadina a farla da protagonista!

Conclude la visita il Controllo Orario svolto sotto gli occhi attenti di Gino e Teti.

Proseguiamo il nostro viaggio attraversando la prima parte appenninica con altri 80 km di curve e colline che iniziano a mettere veramente alla prova mezzi e piloti, chi pensava che la MI-TA fosse una passeggiata è subito smentito!

Arriviamo quindi ad Alfero, piccola ma bellissima località di origini antichissime. Ad accoglierci la Pro Loco Alfero e il Pastificio Fumaiolo (l’unico pastificio approvato dall’Associazione Italiana Nonne) che, vista l’ora, ci ha preparato “dal vivo” ben due primi piatti: Ravioli burro e salvia e i Cappelletti al ragù. Inutile dire chi ha scelto cosa… ovviamente abbiamo assaggiato entrambi al fresco del parco!

Ma anche qui il cronometro è davvero tiranno, specie se ci sono i professionisti della Federazione Italiana Cronometristi! Con loro alla Prova Speciale non si sgarra di un secondo!

Continuiamo il nostro viaggio e, dopo altri 80 km di curve, arriviamo Pietralunga, nella nostra Umbria. Ed è davvero benvenuto il ricco buffet a base di panino con la porchetta e, soprattutto, le bruschette al tartufo locale, offerte da Jimmy Tartufi e Giuliano Tartufi. Non male come spuntino pomeridiano. Ringraziamo quindi gli sponsor e la Pro Loco di Pietralunga che, con Lisa, Daniele e tutto il giovanissimo staff, ci hanno rifocillati nella piazzetta del paese. Noi ne abbiamo approfittato per rinfrescarci in vista del caldo rush finale, ma non prima di aver effettuato il Controllo Orario con Laura ed Enrico.

Ultimo tratto di giornata la discesa verso Santa Maria degli Angeli, con il passaggio dentro la bella Gubbio e le ultime colline da svalicare. All’arrivo l’Automotoclub Storico Assisano, con in testa il presidente Marco Capomaccio e tutto lo staff per la festosa accoglienza, proprio davanti al simbolo di Santa Maria, la maestosa Basilica con la Madonnina dorata.

Doveroso ringraziare il Comune di Assisi per la disponibilità, l’Associazione Priori del Piatto di Sant’Antonio Abate e l’Agenzia Generali Assicurazioni di Alessandro Sportolari che, anche quest’anno, hanno permesso di organizzare l’arrivo in una delle “cornici” più esclusive dell’Umbria, per tutti la Rocciata, il dolce tipico locale, sicuramente da provare. 

Per rinfrescare i nostri Tarantini abbiamo pensato di allestire una degustazione dei gelati artigianale della rinomata Gelateria Dulcinea, ovviamente le degustazioni sono state multiple perché i gusti era doveroso provarli tutti!!

Ultima prova speciale e ritiro schede da parte dell’ormai esperta Giulia e di mamma Claudia e poi tutti in hotel ad Assisi per ammirare uno spettacolare tramonto all’ora dell’aperitivo!

Anche questa seconda tappa è passata e i chilometri sono stati tanti, il percorso è stato bello ma anche impegnativo e sicuramente le storie da raccontare saranno tantissime una volta tornati a casa. Questo rende ancora più affascinante affrontare la sfida della Milano-Taranto!

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