Assisi – Cassino

Quarta tappa #MITA23

La quarta tappa del nostro percorso inizia con un risveglio che sa un po’ di malinconia: siamo già a metà del nostro percorso e vorremmo che questa avventura non finisse mai, ma ci stiamo divertendo un sacco, va bene così! Perciò, prima di montare in sella anche oggi procediamo con i rituali controlli e piccole manutenzioni, ripassiamo il roadbook per la giornata, un ultimo sguardo alla città di San Francesco e si va, direzione Cassino.
Continuano ad arrivare notizie di rassegne stampa che ci riguardano e siamo, oltre che onorati, davvero contenti che questa nostra passione susciti interesse e curiosità.
Sfilano veloci i dolci paesaggi umbri lungo la strada, tra valli incontaminate e monti da attraversare, e come sempre sanno catturare la nostra attenzione e le nostre emozioni, anche grazie alla leggera foschia che di primo mattino rende tutto quasi magico. In breve arriviamo a Grutti, il nostro primo controllo orario della giornata. Ci danno il benvenuto nel borgo l’Associazione di Promozione sociale “Per Grutti”, tutta schierata in costume medievale, e il mitico gruppo degli Sbandieratori e dei Musici della città. Lo spettacolo che ci viene offerto è incantevole, restiamo ammaliati dall’abilità di questi giovani ragazzi che portano avanti questa tradizione! E come non essere rapiti poi dalla famosissima porchetta prodotta in questo luogo! Una pietanza indissolubilmente legata alla città alla quale, molto volentieri, facciamo onore! Da perfetti ospiti quali siamo, scambiamo i soliti doni con il sindaco di Gualdo Cattaneo Enrico Valentini e il Presidente dell’Associazione per Grutti, Graziano Cerquiglini, anche perché l’accoglienza di quest’anno ha superato ogni nostra aspettativa!
Pronti a montare di nuovo in sella, lasciamo Grutti tra due file di bandiere a farci da picchetto d’onore e ci accingiamo a percorrere i saliscendi dell’appennino Umbro-Laziale, un vero paradiso per gli amanti delle “pieghe” su strada. Il nostro percorso è reso ancora più tranquillo e sereno dalla consapevolezza che lo staff logistica si sta prendendo cura di ogni dettaglio, per farci trovare ogni cosa pronta al nostro arrivo.
Il secondo pit-stop per il controllo orario è a Rieti, centro geografico dell’Italia caratterizzato dall’eleganza delle palazzine signorili del centro storico. È la prima volta che la Mi-Ta si ferma in questa città, che fa parte di ANCI Città dei Motori, e ad aspettarci in piazza Vittorio Emanuele troviamo gli amici del Club Autostoriche Rieti con il suo presidente Costanzo Truini. Ringraziamo per il benvenuto anche il Comune di Rieti, che ha fatto in modo che potessimo sfilare per il centro storico della città, e il mitico hotel Quattro Stagioni che ha fatto da cornice per il buffet allestito in vista del nostro arrivo: la tavola è imbandita con tanti particolarissimi manicaretti! C’è ancora il tempo per il nostro direttore Tito Celoni di consegnare doni e premi ai rappresentanti del Comune, a Francesco Girali per l’aiuto nell’organizzare la sosta e al pilota Angelo Laudati: una festa nella festa!
Questa sosta ci voleva proprio, adesso siamo pronti a rimontare in sella e percorrere la lunga tappa che ci separa da Isola del Liri, prossimo controllo orario. Gino e Teti, coadiuvati da Wilma, sono pronti al controllo e noi alla partenza. In questo tratto troviamo anche i punti più alti del percorso, dal momento che abbiamo portato le nostre moto a ben 1.200 metri sul livello del mare, tra Carsoli e Petrella Liri: da quassù si godono panorami stupendi e abbiamo la possibilità di attraversare borghi tipici, come Tagliacozzo, che catturano il nostro cuore. Si tratta della tratto più lungo da percorrere in questa edizione della #MITA23, ma per dirla con la nostra Carla Pizzato, non mettetemi fretta che con il mio passo arrivo!
E infatti, dopo la fase di discesa arriviamo a Isola del Liri, dai soci del Moto Club Franco Mancini. Ci aspetta in piazza, per fare gli onori di casa, il presidente del Club Williams Alonzi insieme alla moglie Stefania e al piccolo Samuel; anche qui sono tantissime prelibatezze offerte dai commercianti locali, tra dolci squisiti e frutta freschissima, che con questo caldo va a ruba in un istante. Che splendida questa cittadina, e quanta storia ha alle spalle: dai Romani ai Barbari, proprietà di duchi e sede delle prime cartiere di Lefebvre e ancora una delle poche cittadine, all’inizio del XX secolo, ad avere energia elettrica ad uso pubblico. Quanta ricchezza nelle acque che la circondano! La nostra invasione ha fermato l’intera cittadina, è stato divertente salutare curiosi e appassionati che si sono raccolti in piazza ad osservare il nostro gruppo, ma, di nuovo, è tempo di andare. Grazie a tutti, anche al Comune che ci ha permesso questa sosta.
Salutiamo Laura ed Enrico al controllo orario e si monta in sella: solo poche decine di chilometri ora ci separano da Cassino, la destinazione finale della nostra quarta tappa. Questa città è benedetta da ogni tipo di ricchezza naturale: le sorgenti del fiume Gari, il parco Naturale che sorge alle sue spalle all’interno del quale passeggiare lungo sentieri naturalistici. Ma anche gli amanti dell’arte e della storia non resteranno delusi: l’Abbazia, il maestoso edificio che si staglia sulla sommità del monte che domina la città, è un concentrato di arte e storia come pochi nella nostra Penisola. Ma le sorprese non finiscono qui: ad attendere la nostra combriccola troviamo la simpaticissima Maria Concetta Tamburrini, assessore allo sport che ci porta i saluti dell’Amministrazione comunale. Con lei ci sono Carmine Calce, Presidente CUS, Italo La Grasta Direttore Stabilimento Acqua Vera, Giuseppe Oliva di CESAN, Roberto Rocca Latticini e il Ristorante Titina, responsabili del buffet e delle squisite leccornie che ci hanno accolto! Il caldo nell’ultimo tratto di strada si è fatto davvero sentire, ma questa accoglienza ci ha ripagato di tutto. Davvero ragazzi, quest’anno Cassino si è seriamente superata, un semplice grazie non è abbastanza, ma non abbiamo parole per descrivere la tavola che è stata imbandita per i “Tarantini”!
Come sempre, la tappa non può dirsi conclusa senza la Prove Speciale della Federazione Italiana Cronometristi, e la consegna delle schede, che anche stasera vengono raccolte dalla dolcissima Giulia.
La tappa più lunga della #MITA23 giunge al termine, e anche oggi abbiamo fatto il pieno di curve, panorami, mozzafiato, borghi splendidi e accoglienti e buon cibo!

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