9 LUGLIO 2014: SANTA MARIA DEGLI ANGELI-ISERNIA

Anche la tappa più lunga dell’edizione 2014 della Milano Taranto è andata in porto.
Oltre 370 chilometri, da S. Maria degli Angeli a Isernia, passando per il parco nazionale d’Abruzzo.
Una tappa tutta natura, immersa in un verde lussurioso che le piogge di questi giorni rende più vivo che mai.
Partenza sotto il sole, alle 8, con un cielo di smalto. Poi durante lo svolgimento della tappa la volta s’è a tratti oscurata. E’ caduta pure qualche goccia di pioggia ma non da infastidire i con correnti.
Primo controllo orario a Spoleto, la città di Remo Venturi, vincitore assoluto della Mi Ta del 1954, festeggiatissimo ospite della carovana. Vista la bella giornata, il campione ne ha approfittato per percorrere un po’ di chilometri a fianco dei tarantini, dando come sempre lezione di classe e stile. In moto è sempre una meraviglia ammirarlo andare, così come è bello osservare lo stile di Gianfranco Bonera, unitosi quest’anno al gruppo degli oltre 180 centauri scattati domenica a mezzanotte dall’Idroscalo.
Bonera ha uno stile di guida perfetto e sembra andato a lezione da Giotto, tanto è bravo nel pennellare le curve. A volte sembra che al posto della Gilera Saturno Sport 500 del 1947 abbia un compasso, tanto sono perfette le sue traiettorie.
A turno, tutti i motociclisti provano ad attaccarsi ai suoi tubi di scarico. Qualcuno ci riesce anche per lunghi tratti. Quando però Gianfranco decide di andarsene non ce n’è per nessuno. Parte e tanti saluti alla compagnia. Col comando del gas, però, non esagera mai e molti dovrebbero prendere da lui esempio. A sorpresa, poi, Bonera s’è rivelato bravissimo o, secondo alcuni fortunatissimo, col cronometro, spiccando il miglior tempo nella prova di martedì. lnsomma, abusando di un luogo comune trito e ritrito, la classe non è acqua!

Dopo aver passato Forca di Cerro, Sant’Anatolia di Narco e Monteleone di Spoleto la salita ai 1052 metri di Albaneto è stata premiata con un buffet straordinario alla “Tana del Lupo”. Sulle tavole c’era di tutto: dalla pasta fredda alle zucchine fritte, dai peperoni alla griglia al prosciutto umbro, passando per la ricotta freschissima e un formaggio caprino dal sapore inconfondibile. Poi dolci fatti in casa e, sfuggite al severo controllo di Franco Sabatini che in fatto di alcol non scherza, anche delle ottime bottiglie di rosso.
Rifocillati, i centauri hanno attraversato Antrodoco e sfiorato l’Aquila prima di salire ai 1434 metri di Rocca di Cambio, nel cuore del parco nazionale d’Abruzzo. In piazza Maggiore Lolli s’è svolta la consueta prova di abilità con il cronometro. L’attesa del via è stata ingannata da un altro ricchissimo buffet, con minestrone di fagioli e costine ai ferri. Temperatura non propriamente estiva in montagna, con il termometro a tratti vicino ai 15 gradi.
Passate Rocca di Cambio , Ovindoli e Celano, nonché Pescina e Gioia dei Marsi, verso le 16 ecco il controllo orario di Pescasseroli mentre il cielo lasciava cadere qualche goccia di pioggia. In tanti hanno indossato la tuta impermeabile temendo chissà quale pioggia, invece dopo pochi chilometri è ricomparso il sole. Così il trasferimento sino a Isernia s’è rivelato un festival del motociclismo d’antan, con i centauri impegnati a dare l’assalto al Macerone a pieni giri.
Curve bellissime, interminabili, e strada fiancheggiata da chilometri di ginestre in piena fioritura.
Uno spettacolo della natura.
Una magia della Milano-Taranto!

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