Tanti chilometri percorsi sia di notte che di giorno, tappa impegnativa ma appassionante
Tanta attesa e anche un po’ di tensione, poi l’accendersi dei motori, colonna sonora di un viaggio che durerà sei giorni, e finalmente il via: è mezzanotte all’Idroscalo di Milano e la Mita parte per attraversare l’Italia e arrivare, il prossimo 13 luglio, a Taranto. Come da tradizione ad augurare buon viaggio ai circa 200 equipaggi c’erano il sindaco di Segrate, Paolo Micheli, Giacomo Casartelli, executive director di Eicma e la tv svizzera, per un servizio sui numerosi concorrenti arrivati dal Paese famoso per il cioccolato e gli orologi.
Trascorsi i primi chilometri, la maratona per moto d’epoca è arrivata a Crema. È notte fonda, ma nonostante questo ad attendere i centauri c’erano tanti amici del Moto Club Crema e tantissimi tortelli cremaschi, deliziosi, come lo scorso anno. Il ristoro, curato dall’associazione “Le Tavole Cremasche”, è stato quindi eccellente e gustosissimo.
La notte è proseguita e anche la Milano-Taranto che è arrivata a Lovere, sulla riva del Lago d’Iseo, dove ha trovato altri coraggiosi che non temono il sonno e le ore piccole: l’accoglienza è stata a cura del Moto Club Costa Volpino – con il presidente Giancarlo Carrara – e anche della B.Tras del “tarantino” Francesco Balosetti e di rappresentanti dell’amministrazione comunale.
Alzataccia invece per Franco Poli e Alessandro Trinco, rispettivamente presidente e vicepresidente del Moto Club Pippo Zanini che hanno atteso la Mita a Rovereto intorno alle 8 di mattina. L’associazione è nata nel 1953 in omaggio a Gianfilippo Zanini detto Pippo, giovane e promettente pilota Laverda che quell’anno, proprio mentre si preparava alla Milano–Taranto, ebbe un tragico e fatale incidente. Ad attendere i tarantini a Rovereto c’era anche un buffet tipico a base di ottimo strudel, di golose mele trentine, di salumi e della simpatia e dell’ospitalità dei tanti cittadini intervenuti insieme all’assessore comunale Mario Bortot.
A San Giorgio di Perlena c’erano invece rappresentanti della Polisportiva locale e della Banca San Giorgio: a rendere l’accoglienza ancor più piacevole tanti prodotti locali, i gadget del Moto Club Breganze e un coloratissimo pubblico di bambini. Un ringraziamento particolare dalla Mita va a Timoteo Mauri, Fabrizio Zorzo, Denis Michelon e Stefano De Antono.
All’arrivo a Breganze il primo caloroso abbraccio è stato per Gianni Salin, governatore dell’Accademia del Toresan, che ha coordinato un affollatissimo fine tappa organizzato anche con la collaborazione dell’amministrazione comunale e di tanti sponsor: una grande festa che è coincisa con il 70° anniversario dalla fondazione della casa costruttrice Laverda. Staff e concorrenti della Milano-Taranto sono stati ospiti dello stabilimento AGCO, ex sede Laverda, per una bellissima serata, con macchinari agricoli e moto Laverda come scenario e il direttore generale Bernd Hoffmann a fare da cicerone.
Presenti anche i massimi rappresentanti del Moto Club Laverda Breganze: il presidente Davide Pauletto, il vicepresidente Dario Gasparoni e il segretario Maurizio De Boni. Alla serata ha partecipato anche Antonio Zin, classe 1925, pilota di una storica Milano-Taranto alla quale conquistò il terzo posto guidando una Laverda 75cc alla media di 92 km orari. Significativo il racconto di Piero Laverda: il padre, molto amico di Zin, lo chiamava per provare le moto e la richiesta era “vai e rompila”.
Si conclude così la prima tappa della Milano-Taranto 2019 che si è rivelata impegnativa, ma anche appassionante: gli inevitabili piccoli intoppi tecnici non fermeranno quindi i “tarantini” che saranno certamente alla partenza di domattina.