1956 n. 277 L'ultimo vincitore della Milano-Taranto Pietro Carissoni taglia il traguardo alla guida di una Gilera 500cc

XI Milano-Taranto – IV Coppa Supercortemaggiore – 10 giugno 1956

L’ultimo atto della competizione da leggenda per i piloti leggendari in grado d’infiammare per un giorno intero tutta l’Italia sportiva. Gli ardimentosi che nel buio fondo della notte si lanciano nell’estenuante avventura lunga 1289 Km sono 234 dei quali solo 98 raggiungeranno il traguardo di Taranto.

Nel frattempo la F.M.I. ha saggiamente deciso di escludere dalla gran fondo le moto gran prix, ammettendo solo le sport di serie e le sport derivate dalla serie.

Il regolamento sembra quindi premiare ancora la Gilera, la quale pur non potendo contare sulle 4 cilindri, ha tuttavia nel Saturno 500 una sport sicuramente in grado di puntare all’assoluto.

Per l’occasione ne prepara due ufficiali che affida allo specialista Bruno Francisci e a Domenico Fenocchio che è un campione del moto cross.

Il pilota romano non ha rivali sin nel sud ove si presenta con un buon margine di vantaggio sugli avversari, tuttavia il sogno di conquistare il quarto successo si infrange a Capua, dove è costretto al ritiro.

La corsa passa in mano all’altra Saturno sport di Dario Basso pilota eclettico e di classe eccellente che, raggiunge il traguardo di Taranto a oltre 108 Km/h di media; la vittoria non gli verrà assegnata in quanto alle verifiche si scoprì che, per errore, un meccanico aveva montato sulla macchina un carburante con condotto più largo di un millimetro rispetto a quanto concesso nel regolamento.

Diventa così primo Pietro Carissoni sempre su Saturno 500 sport, pilota bergamasco passato con successo dalla regolarità alla gran fondo di velocità.

Dominata dalla Gilera nella corsa all’assoluto, anche l’ultima edizione della Milano – Taranto, è stata ancora una volta incerta e combattutissima nelle varie categorie che hanno poi finito col premiare: Gino Franzosi su Bianchi 250 sport, Angelo Pastorelli su Laverda 75 derivata e Vittorio Zito su Ceccato 75 sport, Lino Marchi su Laverda 100 derivata, Alberto Gandossi su Ducati sport 100, Virgilio Santilli su CM 125 derivata, Gianni Degli Antoni su Ducati 125 sport, Costanzo Daminelli su Bianchi Tonale 175 derivata, Franco Franceschini su Morini Rebello 175 sport, Umberto Garofalo su CM 250 derivata, Arnaldo Alberti su Guzzi 500 falcone derivata, e Folti-Giorgi su Gilera nei sidecar.

1956 n.257 Beppino Garatti, n. 246 Benito Mariani, n. 239 Eugenio Poles, n. 250 Carlo Galmazzi e n. 243 Carlo Miodini. Tutti su Motobi 250cc prima della partenza
1956 n. 241 Guido Sala e n. 240 Levantini Romano su Parilla 250cc
1956 n. Palumbo Raffaele su Aldbert alla partenza – Mossiere Vincenzo Fardella Pres. M.C. Ticinese
1956 n. 110 Renzo Tondi a Viterbo
1956 n. 219 Antonio Finiguerra su Motobi
1956 foglio di iscrizione

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