E’ finita. Anche la 28^ edizione della Milano Taranto e’ andata in porto raccogliendo come sempre calorosi consensi. L’ultima bandierina a scacchi e’ calata davanti all’austero Palazzo del Governo, lungomare Virgilio, con il sole che finalmente accarezzava i centauri.
La pioggia e’ stata la compagna di questa edizione e anche nel giorno decisivo ha fatto la sua comparsa – pochi minuti per la verità – con il traguardo ormai a un passo, quasi volesse salutare la carovana prima del “rompete le righe” e l’arrivederci al prossimo anno.
Da Potenza a Taranto, e’ stato un lungo tragitto che ha solcato Lucania e Puglia, passando per le Murge. Trecento chilometri attraverso paesaggi suggestivi, caratterizzati dai campi dorati di grano e da continue tentazioni per la gola.
Quattro i ristori, ricchi di tutto.
S’è cominciato dopo appena un’ora, con la colazione ancora da digerire. Come dodici mesi fa, quando sorprese tutti, Vaglio Basilicata s’è superata. Trenta metri di tavole imbandite di prodotti tipici della generosa Basilicata. Salumi, formaggi, verdure, peperoni, pasta e l’inimitabile pane casereccio, solo acqua, farina e lievito madre.
Trentatré chilometri più avanti, anche Tolve ha stuzzicato la carovana con nodini di mozzarella intrecciati al momento, bocconcini di carne di maiale e i peperoni ruschi.
Bitonto, dopo aver attraversato Gravina di Puglia e sfiorato Altamura, ha fatto il resto attorno a mezzogiorno.
Avvistati i primi trulli dopo Modugno e Adelfia, Putignano e Alberobello si sono rivelati dei piccoli, preziosi gioielli delle tradizioni pugliesi. A Martina Franca, in un trionfo di barocco, altra golosa sosta. Tra i piatti più gettonati orecchiette e penne di farina integrale con contorno di pomodorini.
Calorosissima, come sempre , l’accoglienza a Villa Castelli, con il sindaco a premiare il veterano della Mi Ta Vito Ciracì e gli amici pugliesi, sempre molto numerosi al via.
Il ritmo della Taranta ha fatto passare in un amen fatiche e dolori vari alla schiena e alle braccia, acuiti da sei giorni ininterrotti di sella. Prima della partenza, a ranghi serrati, alla volta di Taranto, altre tentazioni accompagnate dalla straordinaria purea di fave.
Emozionanti gli ultimi trenta chilometri tutti in gruppo, con in testa la vettura del direttore di corsa Marcello Tortoioli.
L’emozione dell ‘ultimo chilometro a “tutta” ha fatto salire l’adrenalina alle stelle.
Poi, dopo aver superato lo striscione e aver posteggiato le compagne di questa avventura nella grande rotonda che si protende sul “mare grande” sono cominciati i racconti.
Emozioni a non finire per tutti, qualche lacrima a stento ricacciata indietro, reciproche congratulazioni per aver portato a termine un’altra incredibile avventura e l’appuntamento al prossimo anno.
Emozionato anche Franco Sabatini, sempre in gruppo, festeggiatissimo da tutti.
Da domani riparte il conto alla rovescia… Alla prossima Mi Ta mancano 359 giorni…